Si è insediato ufficialmente stamattina, a Bari, l’Osservatorio regionale sull’immigrazione e il diritto d’asilo, intitolato ad Alessandro Leogrande.
Lo strumento, atteso da tempo e previsto da una legge regionale del 2009, si propone di monitorare e analizzare i flussi migratori in Puglia, con l’obiettivo di comprenderne le dinamiche e favorire l’integrazione.
L’evento si è aperto con un omaggio ad Alessandro Leogrande, lo scrittore e intellettuale tarantino scomparso nel 2017. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessora alle Politiche migratorie, Viviana Matrangola, hanno consegnato una targa commemorativa a Maria Giannico, madre dello scrittore, che, visibilmente commossa, ha ricordato l’impegno del figlio sui temi migratori, auspicando che il Mediterraneo possa essere «un ponte, non un filo spinato».
Le finalità dell’Osservatorio
L’Osservatorio avrà il compito di rilevare e analizzare i flussi migratori, i bisogni e le condizioni di vita e lavoro dei migranti presenti in Puglia.
Tra le sue funzioni principali rientrano il monitoraggio delle politiche migratorie regionali, la verifica della qualità dei servizi offerti agli immigrati in vari settori (sociale, sanitario, educativo, lavorativo) e l’accertamento di eventuali casi di razzismo e discriminazione. Sarà inoltre chiamato a monitorare il rispetto delle normative nazionali e internazionali e dei diritti umani dei cittadini stranieri.
«Strumento per conoscere il fenomeno migratorio»
Il presidente Michele Emiliano ha sottolineato l’importanza dell’Osservatorio come «strumento per conoscere il fenomeno migratorio ed evitare le sue strumentalizzazioni». Emiliano ha evidenziato come l’arrivo di nuove persone possa rappresentare un’opportunità di crescita per la regione, sia dal punto di vista umano che economico, ribadendo che «più persone lavorano, più è grande il contributo che esse danno alla ricchezza delle nostre imprese». Ha inoltre rimarcato la necessità di una conoscenza approfondita per prevenire strumentalizzazioni, anche da parte della criminalità organizzata.
L’assessora Viviana Matrangola ha definito l’insediamento dell’Osservatorio un «giorno importante per i diritti delle persone migranti», esprimendo orgoglio per il traguardo raggiunto dopo 16 anni dall’approvazione della legge.
Matrangola ha evidenziato come i dati raccolti dall’Osservatorio permetteranno di progettare interventi più efficaci per l’accoglienza e l’integrazione, e ha sottolineato come l’intitolazione ad Alessandro Leogrande aggiunga una «ulteriore responsabilità» al lavoro, invitando a guardare al fenomeno migratorio «attraverso gli occhi degli ultimi».
Anche Vitandrea Marzano, dirigente regionale della Sezione Sicurezza del Cittadino, Politiche per le migrazioni e Antimafia sociale, ha evidenziato il ruolo dell’Osservatorio come «luogo di governance delle politiche migratorie di Regione Puglia», sottolineando l’importanza di riunire rappresentanti istituzionali, sindacali, datoriali e organizzazioni internazionali per riflettere sull’evoluzione dei fenomeni migratori.
Composizione e funzionamento
L’Osservatorio, per il cui funzionamento non sono previsti oneri aggiuntivi sul bilancio regionale, è composto da una vasta rete di attori interessati alla gestione del fenomeno migratorio. Ne fanno parte rappresentanti di diversi assessorati regionali (Politiche migratorie, Sanità, Welfare, Agricoltura, Trasporti, Formazione e Lavoro), Prefetture, Anci Puglia, Università, associazioni datoriali e sindacali, organizzazioni internazionali (Unhcr, Ilo, Unicef, Oim) e Ong (tra cui Cuamm, Intersos, Save the Children, Medici Senza Frontiere).
La conoscenza prodotta dall’organismo verrà impiegata per l’elaborazione di studi e rapporti periodici sullo stato dell’integrazione degli immigrati in Puglia, che saranno pubblicati nel Bollettino ufficiale della Regione e contribuiranno alla stesura del Rapporto triennale sulla presenza degli immigrati sul territorio regionale.
L’Osservatorio si integrerà con l’Osservatorio regionale delle politiche sociali e con l’Osservatorio epidemiologico regionale.
