Potenziare le capacità dell’intelligenza artificiale di comprendere il lessico, coglierne le sfumature semantiche e valorizzare i riferimenti culturali italiani. È l’obiettivo di un progetto nato da un accordo tra la Regione Puglia, l’Istituto dell’Enciclopedia italiana Treccani e l’Università di Bari.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di avviare una sperimentazione di intelligenza artificiale generativa pubblica e open source, dedicata alla lingua e alla cultura italiana per arginare il rischio che l’IA diventi una minaccia per la diversità linguistica, trasformandosi in uno strumento per rafforzarla.
Cuore del progetto e “LLaMAntino“, un modello linguistico sviluppato dell’UniBa e considerato tra i più avanzati in lingua italiana. Grazie al protocollo d’intesa siglato tra gli enti, sarà ora addestrato su una selezione di 500 lemmi messi a disposizione da Treccani.
Si tratta, per l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati, di «un modo concreto per rendere la nostra lingua protagonista nello spazio digitale. Non possiamo lasciare che le piattaforme internazionali cancellino la nostra diversità linguistica», afferma. Con questo protocollo, conclude Amati, «la Regione Puglia diventa una delle prime in Italia a dare una risposta concreta, in coerenza con l’AI Act europeo e la Strategia nazionale per l’intelligenza artificiale».
Il progetto, della durata di tre anni e senza costi per le parti, si inserisce nel dibattito europeo sulla tutela della diversità linguistica nell’era digitale.
Negli ultimi mesi diversi esperti hanno lanciato l’allarme: i grandi chatbot statunitensi come ChatGPT rischiano di rafforzare il predominio dell’inglese, a scapito delle lingue europee. Per questo tredici Paesi, tra cui l’Italia, stanno sviluppando versioni nazionali dei modelli di IA, con l’obiettivo di preservare la ricchezza linguistica e culturale dell’Unione europea.
«È un’alleanza istituzionale che coniuga innovazione tecnologica e identità culturale che fa sì che l’innovazione non cancelli le nostre radici, ma le renda ancora più forti», assicura l’assessore regionale pugliese.