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Regionali in Puglia, parla Decaro: «Pronto a candidarmi ma voglio essere libero, altrimenti resto in Europa»

«Io sono pronto a candidarmi alla presidenza della Regione Puglia. Credo di avere l’esperienza necessaria e un grande amore per questa terra e la sua gente. Ma non basta». Ad affermarlo è Antonio Decaro che, dopo giorni di silenzio, interviene sulla querelle relativa a una sua possibile candidatura alla guida della Regione Puglia. L'ex sindaco…
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«Io sono pronto a candidarmi alla presidenza della Regione Puglia. Credo di avere l’esperienza necessaria e un grande amore per questa terra e la sua gente. Ma non basta». Ad affermarlo è Antonio Decaro che, dopo giorni di silenzio, interviene sulla querelle relativa a una sua possibile candidatura alla guida della Regione Puglia.

L’ex sindaco di Bari ed europarlamentare del Partito democratico, in un post pubblicato sui social, spiega che finora è «rimasto in silenzio per rispetto alla nostra comunità» ma oggi, prosegue, «sento il dovere di parlare ai cittadini pugliesi, ai sindaci, ai militanti e agli amici che mi chiedono: “Antonio, che hai deciso?”. Io non devo decidere nulla», afferma Decaro, ricordando che «ho detto da subito che per candidarmi devo sapere di poter guidare la Regione davvero, con piena libertà, guardando avanti e non indietro. Con il coraggio e la responsabilità di scrivere una pagina nuova».

L’europarlamentare continua spiegando che «a Michele Emiliano e a Nichi Vendola mi legano stima e affetto sinceri, oltre che una storia comune di cui sono orgoglioso e che non rinnego. Ma io voglio essere un presidente libero, capace di assumermi fino in fondo la responsabilità delle scelte. Non voglio – spiega – essere ostaggio delle decisioni di chi mi ha preceduto. La Puglia non ha bisogno di un presidente a metà».

Decaro evidenzia che quella che pone «non è una questione personale. È una questione politica, nel segno del rinnovamento. Questo ho chiesto», aggiunge, chiarendo che «non sono abituato a litigare, a protestare, a sgomitare per un posto al sole. Sono abituato a lavorare».

L’ex sindaco di Bari ha deciso, dunque, di dare delle risposte ammettendo che «so bene che nessuno è indispensabile a cominciare da me. Il lavoro in Europa che sto facendo è importante, prestigioso e impegnativo. Se non ci saranno le condizioni per tornare in Puglia – conclude -, continuerò a lavorare lì, per la mia terra, sostenendo lealmente il candidato progressista alla guida della Regione. Perché nessuna ambizione personale può venire prima del bene più prezioso: il futuro dei pugliesi».

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