La Regione Puglia ha aperto da pochi giorni gli avvisi per distribuire i fondi della Piattaforma europea Step, il nuovo strumento messo in campo dall’Unione per sostenere tecnologie innovative e strategiche in settori cosiddetti critici. Fino al 2027 la Puglia potrà contare su un plafond di ben 471 milioni di euro che saranno assegnati senza obbligo di compartecipazione regionale.
L’obiettivo
È quello di usare Step per rilanciare o sostenere settori strategici in crisi con cassa integrazione e licenziamenti in corso. Basti pensare ai grandi gruppi come l’Ex Ilva, la Leonardo, Brindisi Versalis, l’intero settore automotive. In totale 48 crisi aperte con circa 30 mila lavoratori coinvolti e qualcosa come 17 milioni di ore di cassa integrazione, un record in Italia.
Il percorso
Per fronteggiare lo tsunami l’agenzia Puglia Sviluppo studierà un percorso per utilizzare i fondi di Step con finalità di rilancio, sviluppo e in qualche caso riconversione dell’esistente. In primo piano il potenziamento di tecnologie critiche e catene del valore innovative. I contributi, che copriranno dal 40 al 60% di fondo perduto per grandi, medie e piccole imprese, saranno destinati a progetti di crescita e nuovi investimenti basati sulla ricerca scientifica. Particolare attenzione riceveranno le soluzioni digitali, le tecnologie pulite ed efficienti, le biotecnologie, i farmaci di nuova generazione.
Le procedure
Per accedere ai finanziamenti, tutti a sportello, le procedure saranno interamente on line sul sito istituzionale del programma Step. Una volta approvato il progetto, la regione Puglia ed il beneficiario firmeranno un accordo che definirà gli impegni, gli obblighi e le modalità di erogazione del finanziamento. Previsti contributi per ampliamenti aziendali, acquisto di suoli per capannoni, macchinari e brevetti. Ma anche per pagare gli stipendi dei personale per un periodo massimo di due anni.
Le premialità
Gli avvisi contengono anche alcune premialità per l’impiego di giovani, donne e ricercatori nel progetto, l’incremento di fatturato collegato all’aumento delle unità lavorative, ma anche la riduzione dei consumi energetici o la dipendenza da materie prime difficili da reperire. Per la Puglia l’adesione alla piattaforma europea rappresenta una straordinaria occasione per sostenere investimenti in settori e tecnologie ad elevata intensità di conoscenza in grado di sostenere l’autonomia strategica dell’Unione Europea e ridurre la propria dipendenza dai Paesi terzi. L’opportunità, in concreto, di consolidare la propria capacità attrattiva e favorire nel lungo periodo l’ampliamento delle attuali specializzazioni produttive verso più elevati livelli di innovazione che possano svolgere una funzione di volano per l’intera economia pugliese, con effetti positivi dal un punto di vista economico, occupazionale e sociale.