È ufficiale. Il ministero dei Trasporti blinda la copertura finanziaria per l’ampliamento della strada statale 100, ribattezzata la strada della morte, che collega Taranto al capoluogo di regione, con uno stanziamento di 123 milioni di euro per il tratto da Gioia del Colle (Bari) alla nuova rotatoria di San Basilio, all’altezza di Mottola. Avanza la fase tecnica e progettuale che porterà a completare l’opera. Nel pacchetto di risorse è incluso anche il finanziamento per la messa in sicurezza di circa 14 chilometri, fino all’inserimento sulla nuova arteria tra la 106 jonica e la statale 7 in territorio di Palagiano. Il ministero conferma che il cronoprogramma tecnico procede spedito verso il completamento del primo lotto. Le opere previste daranno finalmente sicurezza in uno degli snodi viari più rilevanti della Puglia, teatro negli anni di numerosi, gravi incidenti stradali, molti dei quali mortali.
La battaglia
Si tratta probabilmente del provvedimento più atteso degli ultimi anni. Ultimamente si è cercato di mettere in sicurezza con soluzioni tampone, come gli autovelox e nuova segnaletica, il tratto più pericoloso, dalla salita subito dopo Massafra, passando per la galleria Mauro e poi fino al curvone di San Basilio, dove sono avvenuti numerosi incidenti mortali. Ora i progetti per portare la doppia corsia in ogni senso di marcia sulla statale sono alla fase conclusiva. «Ne è passato di tempo dal gennaio 2018, quando l’ex assessore regionale Antonio Nunziante prese a cuore la nostra richiesta individuando gli 84 milioni per l’avvio della realizzazione del primo tratto.
L’innalzamento dei costi da allora è stato quasi scontato per via degli adeguamenti nel tempo necessari per un’opera come questa», ricorda Vanni Caragnano, del comitato Strade sicure. «Oggi si mette definitivamente la parola fine al tira e molla politico sulla copertura finanziaria. La nostra battaglia durata anni, per ottenere un’opera pubblica necessaria per il nostro territorio non si ferma qui. Continueremo a seguire con scrupolosa attenzione l’evoluzione attuativa fino alla sua realizzazione», promette Caragnano.









