Mare limpido, buon cibo e tradizione. Se si pensa alla Puglia, la prima parola che viene in mente è: turismo. Eppure negli ultimi anni la regione a sud del Paese, patria delle orecchiette e della “vita lenta”, ha da tempo iniziato ad attirare l’attenzione di un altro tipo di mercato. Quello dell’audiovisivo. Che si tratti di cinema o serie televisive, infatti, la Puglia è diventata pian piano un vero e proprio punto di riferimento per la settima arte, un set a cielo aperto circondato da mare e campagna che attira artisti e registi da tutto il mondo: dalle produzioni italiane a quelle hollywoodiane, passeggiando per le diverse città della regione è facile imbattersi in troupe con videocamere al seguito e attori fino ad oggi ammirati solamente attraverso uno schermo. È dei giorni scorsi l’annuncio dell’arrivo nel tacco d’Italia di uno dei più importanti cineasti di Hollywood e del mondo del cinema in generale: Martin Scorsese. Il padre di capolavori come “Taxi driver” e “Casinò” ha scelto la Puglia per girare alcune scene della seconda stagione di “The Saints”, docuserie diretta da Matti Leshem, Devereux Milburn e dallo stesso regista premio Oscar, che è anche produttore esecutivo, conduttore e narratore. Qui si girerà a partire da luglio, nelle zone di Matera, Pisticci, Calanchi, Gravina, Ginosa e Santeramo in Colle.
Un set d’eccezione
Da Mel Gibson ad Harvey Keitel, da 007 a Scott Eastwood, fino a Michael Bay e Ferzan Ozpetek. Nel corso degli anni sono tanti i grandi nomi della settima arte passati per la Puglia. Ma tra i primi a sceglierla come location per realizzare il proprio film c’è Pier Paolo Pasolini, che già nel lontano 1964 ci provò con “Il Vangelo secondo Matteo”, un racconto letterario e cinematografico che ha visto protagoniste le città di Ginosa, Gioia del Colle, Massafra e Castel del Monte. Fondamentale per a causa è stato anche il contributo di Checco Zalone, al secolo Luca Medici, che sin dal successo del suo primo film “Cado dalle nubi” (2009) ha portato la Puglia al di là dei confini regionali, facendo innamorare tutta Italia dei luoghi e delle tradizioni locali. Per la sua “prima volta” il regista di Capurso ha scelto come set l’ambientazione mozzafiato di Polignano, che da piccolo comune di provincia è oggi tra le mete più ambite dai turisti che approdano al Sud. Protagonista dell’81esima edizione della Mostra d’arte cinematografica di Venezia, la serie tv targata Rai “Leopardi – Il poeta dell’infinito” di Sergio Rubini ha invece portato la regione che ha dato i natali ad artisti come Lino Banfi e Al Bano Carrisi sul piccolo schermo. O ancora successi come “Il Commissario Ricciardi”, ambientato a Napoli ma girato anche a Taranto, e “Il patriarca” di Claudio Amendola.
Il fenomeno Lolita
Tra i casi più eclatanti degli ultimi anni, però, c’è il fenomeno de “Le indagini di Lolita Lobosco”: serie crime a firma di Luca Miniero con protagonista Luisa Ranieri nei panni della vicequestore in servizio nella squadra mobile della questura di Bari. Un personaggio nato dalla penna della scrittrice Gabriella Genisi. Arrivata alla seconda stagione, ha confermato lo straordinario successo della precedente in termini di auditel. La fiction è ambientata (e girata) principalmente a Bari, anche se molte riprese sono avvenute, nell’estate 2022, anche nelle località di Monopoli, Pezze Di Greco, Conversano e Mola Di Bari. Il suo merito, a onor del vero, non è solo quello di aver “esportato” i paesaggi pugliesi, ma anche la cultura, il folklore e la cucina della tradizione. Si pensi agli spaghetti all’assassina. Questa serie è un esempio di come le produzioni televisive e cinematografiche possano fungere da veicolo per la promozione del territorio e del suo patrimonio.
Il bilancio del 2024
Un merito per i risultati finora raggiunti va riconosciuto anche all’Apulia Film Commission che, con il supporto della Regione Puglia, ha fatto sì che negli anni la regione diventasse un solido punto di riferimento per il mercato cinematografico italiano e mondiale. Sessantasei le produzioni audiovisive finanziate dall’Apulia film fund nel 2024, per un totale di 13,8 milioni di euro. Sono solo alcuni dei risultati del bilancio stilato dalla fondazione per l’anno appena trascorso. Sempre secondo le stime, sarebbero state attivate oltre mille giornate lavorative e impiegate più di 1.500 maestranze. Nel 2023, invece, erano state quarantacinque le opere audiovisive girate in Puglia, di cui otto coproduzioni internazionali, che hanno coinvolto 72 comuni scelti come location, per un totale di oltre 700 giornate di lavorazione e circa mille professionalità locali impiegate. In questo periodo è inoltre cresciuto il numero di opere lunghe: 19 film e sette serie televisive. Un dato destinato ad aumentare sempre di più.