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La sfida in Puglia, Boccia: «È qui nel Sud che Meloni perderà, non a caso hanno paura»

Parte dal Sud l’attacco al Governo guidato da Giorgia Meloni. Parte dai risultati che il partito più votato ha ottenuto alle Regionali di novembre. E a guidare quella che si profila come una lunga battaglia e una lunga scalata è il braccio destro della segretaria Schlein e cioè il capo dei senatori dem, Francesco Boccia. L’occasione per agitare l’ascia di guerra, mai sotterrata, è l’incontro con gli elettori della Bat, che si è tenuto alle Vecchie Segherie di Bisceglie.

«Nel saluto agli eletti in Consiglio regionale della provincia di Barletta-Andria-Trani e nell’augurio di buon lavoro, oggi rivendichiamo con orgoglio una verità semplice e potente: il Partito Democratico è centrale nella fase storica che attraversa l’Italia. Lo abbiamo ribadito con forza anche ieri con il segretario regionale Domenico De Santis in Direzione regionale del Pd Puglia: senza un Pd forte al Sud non c’è alternativa credibile alla destra di Giorgia Meloni, non c’è futuro per un Paese più giusto, non c’è speranza per chi lavora, studia, produce e resiste ogni giorno».

Il presidente dei senatori del Partito Democratico non ha dubbi, è dalla Puglia che bisogna partire o ripartire. «La Puglia è e sarà uno dei pilastri di questa sfida. Quanto più sarà forte il Pd pugliese, quanto più sarà autorevole e radicato il suo gruppo dirigente, quanto più Antonio Decaro saprà sicuramente guidare la Regione come un ottimo Presidente, tanto più forte sarà il Pd del Mezzogiorno».

E Boccia si lancia in quello che più che un augurio al suo partito e al campo largo, ha l’aspetto di una sfida senza precedenti. «Ed è qui, nel Sud che non si arrende, che Giorgia Meloni perderà ancora nelle amministrative dell’anno prossimo e alle politiche del 2027. Non a caso hanno paura. Non a caso vogliono cambiare la legge elettorale. Non a caso mostrano ogni giorno un’arroganza che tradisce debolezza».

Il centrodestra e non solo quello pugliese secondo il senatore Dem, ha paura. Questo è tutto da vedere ma suona come sfida al Governo Meloni o profezia.

«La destra al governo tenta di stravolgere la Costituzione, di piegare gli altri poteri dello Stato, di concentrare poteri illimitati nelle mani dell’esecutivo. Ma non ce la faranno. Perché un Paese democratico reagisce. Perché la Costituzione non è un ostacolo da aggirare, ma una casa comune da difendere. I fatti parlano più della propaganda: un’Italia con il segno meno nella produzione industriale da quasi tre anni, salari sempre più bassi, cassa integrazione alle stelle. Con la destra al governo i ricchi diventano più ricchi e i poveri sempre più poveri. Questa è la loro idea di Paese. E al Mezzogiorno – aggiunge Boccia – infliggono l’umiliazione più grave: l’autonomia differenziata di Calderoli, che di fatto produce una secessione, privatizza i servizi legati ai diritti universali, spezza l’unità sostanziale della Repubblica. Un disegno che colpisce scuola, sanità, trasporti, diritti fondamentali». Insomma si riparte dal Sud per una proposta nazionale.

«Noi diciamo no. Diciamo no alla rassegnazione, no alle disuguaglianze, no alla secessione dei diritti. Diciamo sì a un Pd che sta tra le persone, che organizza speranza, che ricostruisce fiducia. Un Pd che dal Sud rilancia una proposta nazionale, popolare, costituzionale. Da Bisceglie, dalla provincia di Barletta-Andria-Trani, parte un messaggio chiaro: il Partito Democratico c’è e batterà ancora la destra spingendo tutto il Pd a vincere le prossime elezioni. E sarà proprio la forza del Mezzogiorno democratico a mettere fine a questa stagione di arroganza, incapacità e disastri. Il futuro non è come lo raccontano i nazionalisti, ma come lo costruiscono gli italiani tutti insieme».

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