Arriva a conclusione “GenereInComune“, l’azione strategica promossa dalla Regione Puglia e attuata dall’Anci regionale con l’obiettivo di promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale dei dipendenti delle amministrazioni comunali e incentivare l’adozione di azioni di sistema volte a garantire la parità di genere.
Sono 54 i Comuni pilota coinvolti e che hanno investito nell’attuazione di progetti sperimentali in tema di parità di genere grazie a un finanziamento di 380mila euro.
«Siamo certi che la cultura di genere possa creare delle condizioni favorevoli in tutti i territori e nelle amministrazioni nell’attuazione di sistemi integrati concreti e trasversali dei principi di parità», ha affermato l’assessora regionale alle Politiche di genere, Serena Triggiani, intervenendo all’incontro conclusivo del progetto. «Oggi – ha evidenziato – siamo ancora più contenti di lanciare una seconda edizione perché i semi della cultura di parità che abbiamo piantato vogliamo crescano forti».
Fiorenza Pascazio, presidente dell’Anci Puglia, si è detta felice «del patrimonio di idee, di esperienze, di buone pratiche che è venuto fuori proprio dall’esperienza dei territori».
Per la presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone, «le donne impegnate nelle istituzioni hanno l’importante responsabilità ma anche l’opportunità di mettere in campo azioni mirate a superare il divario di genere ancora esistente nei vari ambiti della vita sociale ed economica».
Nel corso dell’evento è intervenuta anche Titti De Simone, consigliera del presidente Emiliano, che ha parlato di «una giornata importante perché tracciamo il bilancio finale di un avviso che è stato di grande successo e di supporto per i Comuni pugliesi». Lella Ruccia, consigliera di Parità della Regione Puglia, ha concluso sottolineando «l’esigenza di promuovere le politiche di genere che non sono una rivendicazione sindacale da parte delle donne, ma la rivendicazione di una nuova visione del lavoro».