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Puglia, 10 milioni di euro per case popolari accessibili e inclusive: via al progetto sostenuto dall’Ue – VIDEO

Accessibilità, inclusione sociale e rigenerazione del patrimonio pubblico. Sono i punti cardine del piano organico di riqualificazione del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica (Erp) avviato da Arca Puglia Centrale, con la Regione, con l’obiettivo di migliorare l’accessibilità ambientale, riqualificare gli alloggi e sviluppare progettualità sociali a favore delle categorie più vulnerabili.

Il Piano è sostenuto da un finanziamento complessivo di 10 milioni di euro, erogato da Cassa depositi e prestiti.

Determinante è stato il via libera della Commissione europea, che ha consentito l’attivazione della garanzia InvestEU sulla finestra dedicata agli investimenti sociali pari al 50% dell’ammontare del finanziamento stesso, che è parte del piano triennale di Arca pari a circa 180 milioni di euro.

Arca Puglia Centrale diventa, così, il primo ente gestore di edilizia residenziale pubblica in Italia – e tra i primi in Europa – a ottenere una valutazione positiva della Commissione europea per un finanziamento assistito da garanzia InvestEU in ambito sociale, a riconoscimento dell’elevato impatto del progetto.

Si tratta, per il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, di «un passaggio di straordinaria importanza per la Puglia». L’Unione europea, sottolinea, «ha riconosciuto il valore di un’iniziativa che, nel campo dell’edilizia residenziale pubblica, non ha precedenti. È la dimostrazione che investire sull’accessibilità, sull’inclusione e sulla qualità della vita delle persone più fragili non è solo una scelta giusta, ma anche una scelta capace di attrarre la fiducia delle istituzioni europee». Il progetto pugliese, conclude Emiliano, «apre prospettive concrete per migliaia di famiglie e indica un metodo replicabile anche in altri territori».

Per Piero De Nicolo, amministratore unico di Arca Puglia Centrale, oggi si celebra «un momento storico. Attraverso la dotazione finanziaria di 10 milioni euro – sottolinea – avviamo un percorso virtuoso che si ispira ai migliori standard europei. Il tema della accessibilità ambientale per chi vive le condizioni di disabilità diviene principale e fondamentale nelle nostre strategie presenti e future».

Sono oltre 500 gli interventi programmati che, aggiunge, «incideranno direttamente sulla qualità della vita dei nostri assegnatari e sono il punto di partenza di un percorso che vuole divenire dinamico e strutturale al servizio della Puglia e delle famiglie pugliesi che affrontano, anche drammaticamente, le tante difficoltà quotidiane derivanti dalle condizioni di “disabilità” dei propri componenti».

In Puglia, ricorda il Garante regionale dei diritti delle persone con disabilità Antonio Giampietro, «vivono almeno 200mila persone con disabilità ai sensi della legge 104, molte delle quali con bisogni di sostegno elevati e con limitazioni significative della mobilità».

Tante, continua Giampietro, «risiedono in alloggi di edilizia residenziale pubblica con problemi di accessibilità e, nel corso del mio mandato, mi sono stati segnalati numerosi casi di persone che, diventate con disabilità nel tempo, si sono ritrovate bloccate nella propria abitazione».

L’intervento previsto da Arca Puglia Centrale «restituisce dignità, autonomia e libertà, affermando concretamente il diritto a una vita indipendente e alla piena partecipazione sociale, contrastando l’isolamento forzato».

Il Piano prevede la definizione di linee guida specifiche, la costituzione di un Comitato scientifico, la redazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) e il coinvolgimento delle amministrazioni locali, delle associazioni degli inquilini e del Terzo settore.

Le azioni saranno coordinate dal nuovo Ufficio di gestione sociale che consentirà una presa in carico più attenta e integrata dell’utenza.

Gli interventi riguarderanno in particolare l’area metropolitana di Bari e la provincia di Barletta-Andria-Trani e comprenderanno l’installazione di servoscala e ascensori, la realizzazione di rampe, l’adeguamento dei servizi igienici, la riqualificazione degli spazi comuni e la trasformazione di interi alloggi per renderli pienamente accessibili. La stima iniziale è di oltre 500 interventi, con un impatto diretto sulla qualità della vita degli assegnatari.

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