SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Proprietà Teatro Petruzzelli, il Comune gioca le sue carte: contesta principalmente il diritto illimitato di superficie

Vicenda Petruzzelli, siamo alle ultime battute. È stato notificato ieri dai legali del Comune di Bari il ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’appello, che il 18 novembre scorso ha restituito la proprietà del Politeama alla famiglia Messeni Nemagna. Il documento, firmato dagli avvocati Pierluigi Balducci, Roberto Savino e Chiara Lonero Baldassarre, si…
l'edicola

Vicenda Petruzzelli, siamo alle ultime battute. È stato notificato ieri dai legali del Comune di Bari il ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’appello, che il 18 novembre scorso ha restituito la proprietà del Politeama alla famiglia Messeni Nemagna.

Il documento, firmato dagli avvocati Pierluigi Balducci, Roberto Savino e Chiara Lonero Baldassarre, si concentra su due dei tre punti su cui si articolava la sentenza. Sulla questione della proprietà, innanzitutto, che i giudici hanno restituito agli eredi di Onofrio e Antonio Petruzzelli. Il ricorso dell’amministrazione comunale, relativamente a questo aspetto, ha ribadito quanto già messo nero su bianco nella delibera numero 33 del 2010, che dichiarando decaduto il Protocollo del 21 novembre 2002, passava il teatro Petruzzelli nelle mani del Comune.
Nel ricorso appena notificato, dunque, si riprendono gli stessi principi, e cioè il dibattito sul “diritto di superficie”, sul quale si erano espressi i giudici di secondo grado sei mesi fa: «il Comune di Bari – scrivevano – avocò a sé la proprietà del Teatro Petruzzelli assumendo che il diritto di superficie fosse cessato per il decorso della durata massima della concessione, pari a 99 anni; che fosse scaduta, al 28 gennaio 1995 la concessione del diritto di superficie, della durata di 99 anni; che fosse maturata la decadenza della concessione, a causa dell’omessa manutenzione del teatro, per 18 mesi, e dell’omessa ricostruzione entro tre anni dalla distruzione conseguente all’incendio del 1991». Ma, avevano invece ribattuto, «nel caso in esame si è trattato di un trasferimento di proprietà con atti di natura privatistica». Quella concessione del 29 gennaio 1896 ad Antonio Petruzzelli, «l’occupazione gratuita e perpetua della superficie di suolo pubblico ai fini della edificazione di un teatro», non fu fatta sulla base di «un atto di occupazione o concessione del suolo», ma fu un «trasferimento di proprietà». A parere della corte d’appello, «il diritto dominicale in capo agli eredi del Petruzzelli originato dalla convenzioni ottocentesche, non può ritenersi in alcun modo caducato, non avendo le parti pubbliche adotto alcun titolo sopravvenuto idoneo a produrre il venir meno dell’originario trasferimento di proprietà».
Di parere contrario il Comune che, richiamando una sentenza della Cassazione, evidenziano che il rapporto va regolato in base alle leggi sopravvenute e non con il vecchio codice. La norma, in materia di edilizia economica e popolare, alla quale si rifanno stabilisce che la durata massima del diritto di superficie è di 99 anni.
Nella giornata di oggi scadono intanto i termini per la presentazione dei ricorsi (sei mesi dalla sentenza) e si attende, quindi, che anche il legale della famiglia, l’avvocato Ascanio Amenduni, notifichi al Comune il ricorso contro la parte della sentenza che addebita ai Messeni Nemagna il pagamento delle spese di ricostruzione sostenute dallo Stato, di 47 milioni di euro più gli interessi maturati.

CORRELATI

Puglia","include_children":"true"}],"signature":"c4abad1ced9830efc16d8fa3827ba39e","user_id":1,"time":1730895210,"useQueryEditor":true,"post_type":"post","post__in":[],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="37885" data-start="1" data-end="3">

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!