Sfoglia il giornale di oggi
SEZIONI
SEZIONI
Accedi
Registrati
Bari
Sfoglia il giornale di oggi Abbonati

Primi indagati sulla morte del neonato a Bari: consulenza tecnica sulla culla, poi l’autopsia

Nelle prossime ore la Procura di Bari iscriverà nel registro degli indagati i primi nomi per la morte del neonato, lasciato nella culla salvavita della chiesa di San Giovanni Battista, al quartiere Poggiofranco di Bari. L’iscrizione è prodromica all’autopsia sul corpicino che sarà eseguita domani dal medico legale del Policlinico di Bari, il professor Biagio…

Nelle prossime ore la Procura di Bari iscriverà nel registro degli indagati i primi nomi per la morte del neonato, lasciato nella culla salvavita della chiesa di San Giovanni Battista, al quartiere Poggiofranco di Bari.

L’iscrizione è prodromica all’autopsia sul corpicino che sarà eseguita domani dal medico legale del Policlinico di Bari, il professor Biagio Solarino.

La scoperta

Il corpo del bambino, ormai senza vita, è stato trovato la mattina del 2 gennaio scorso, dal titolare di un’agenzia funebre che si trovava nella parrocchia per un funerale e, nell’attesa che terminasse, stava mostrando ai suoi colleghi la culla, unica a Bari, per le mamme che scelgono di lasciare in anonimato il loro figlio. Certo di trovarla vuota, era rimasto invece scioccato nello scoprire il neonato ormai senza vita.

L’alert

In base a come progettata, all’appoggio del bimbo nella culla, sarebbe dovuto attivarsi innanzitutto l’impianto di riscaldamento e, allo stesso tempo, l’allarme sul telefono cellulare del parroco, don Antonio Ruccia. Ma nessuna delle due cose è accaduta, e ora la Procura è al lavoro per capire come mai.

Gli interrogatori

Nella giornata di domenica è stato sentito don Antonio Ruccia, appena rientrato da Roma, che avrebbe confermato al procuratore aggiunto Ciro Angelillis e agli investigatori della Squadra Mobile quello che aveva già ripetuto subito dopo aver saputo, e cioè che l’allarme non era suonato, il suo telefono cellulare era rimasto muto.

L’ipotesi malfunzionamento

Sembra allora prendere sempre più corpo l’ipotesi del malfunzionamento del meccanismo che, d’altra parte, aveva già dato problemi nelle settimane precedenti, e per questo era stato necessario richiedere l’intervento del tecnico dell’assistenza. In quella zona si erano anche registrati due blackout, il 14 e 16 dicembre, ma non è chiaro al momento se le due circostanze siano legate.

La consulenza

Proprio allo scopo di vederci chiaro, il procuratore aggiunto Ciro Angelillis già nella giornata di oggi potrebbe affidare la consulenza tecnica sulla culla, che al momento è sotto sequestro. Gli inquirenti intendono anche ascoltare dal manutentore che tipo di problematica ha riscontrato sulla culla e se il suo intervento è stato o meno decisivo.

Il fascicolo d’inchiesta, aperto per “abbandono di minore con l’aggravante della morte”, si apre ora a nuove direzioni d’indagine e nuove ipotesi di reato, che la Procura potrebbe contestare agli altri “attori” di questa tragedia, atto necessario per arrivare alla verità di questa morte, che forse si sarebbe potuta evitare.

ARGOMENTI

indagati
interrogatori
morte
neonato

CORRELATI

Cronaca, Puglia","include_children":"true"}],"signature":"c4abad1ced9830efc16d8fa3827ba39e","user_id":1,"time":1730895210,"useQueryEditor":true,"post_type":"post","post__in":[401210,401465,401439],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="1">
array(3) {
  [0]=>
  int(401210)
  [1]=>
  int(401465)
  [2]=>
  int(401439)
}

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!