Porto di Brindisi, arriva la svolta: l’ok al piano regolatore

Il Consiglio superiore dei lavori pubblici ha espresso il proprio parere positivo sul nuovo Piano regolatore portuale redatto dall’Authority. Ad annunciarlo per primo è stato il deputato Mauro D’Attis che ha commentato sui social: «Una buona notizia per Brindisi! Ottimo lavoro!». Uno step importante verso l’approvazione definitiva, dato che adesso resta da scontare solo la fase della Valutazione ambientale strategica. A tal proposito, la proposta di piano, il rapporto ambientale, la sintesi non tecnica e le informazioni sugli eventuali impatti transfrontalieri del piano sono stati depositati per la pubblica consultazione e dal 20 giugno – e per i successivi 45 giorni – sarà possibile per chiunque proporre osservazioni indirizzandole al Ministero dell’Ambiente.

Per il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis, «la notizia del parere positivo del Consiglio superiore chiude una stagione di veti e rallentamenti allo sviluppo e apre nuovi scenari». Per il numero uno degli industriali brindisini, adesso sarà infatti possibile «pianificare nuovi traffici e investimenti nelle aree portuali e retroportuali, e ciò grazie alla previsione di nuovi spazi e banchine che potranno agevolare gli investitori in settori come il project cargo, la cantieristica, l’energia, che consentono di produrre apprezzabili risvolti occupazionali».

Per Lippolis «la strada è tracciata ed è in discesa, tanto che si può ragionevolmente immaginare che la fase della Vas possa concludersi entro l’estate, così da consentire al Prp di tornare in Comitato di gestione portuale ad ottobre per l’approvazione definitiva. La bontà di questa visione, che Confindustria Brindisi sostiene convintamente da tempo, è certificata – conclude il presidente – dall’interesse di grossi gruppi imprenditoriali, attirati dalle opere di infrastrutturazione in cantiere, dalla posizione strategica della città e dall’efficace campagna di marketing territoriale svolta in questi anni».

Rispetto alla funzione del nuovo Prp, come scritto dall’Autorità portuale, esso «consiste nel consolidare e mantenere la funzione di gateway del porto di Brindisi, con funzioni di corridoio lato mare e Autostrada del Mare verso l’est europeo per il trasporto roro e ro-pax, per il traffico container e rinfuse e come terminal crocieristico e passeggeri. Il Piano definisce la nuova configurazione del porto di Brindisi al 2040 e individua aree di interazione porto-città, che impongono un’attenta analisi del rapporto tra il porto e la città al fine di pensare a come riavvicinare e collegare nuovamente gli ambiti urbani con il porto, con la riconquista da parte della città degli spazi a mare non più necessari per la funzionalità del porto».

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