Accrescere l’ecosostenibilità dei porti di Bari e Brindisi, «aumentando l’efficienza energetica e riducendo significativamente l’impatto ambientale delle operazioni portuali», è l’obiettivo dei lavori finanziati con un importo complessivo di 28 milioni di euro nell’ambito del Programma di azione e coesione (Pac 2014-2020) complementare al Pon Infrastrutture e reti.
L’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale ha affidato la progettazione ed esecuzione delle opere al raggruppamento temporaneo di imprese Consorzio stabile cantiere Italia e Acreide di Napoli.
La procedura per l’affidamento congiunto dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura dell’opera è stata conclusa positivamente, come evidenzia in una nota l’Autorità.
Entro gennaio si procederà «in via di urgenza alla consegna dell’appalto per l’espletamento di servizi di architettura e di ingegneria, relativi alla progettazione esecutiva per gli interventi di elettrificazione delle banchine, previsti nei porti di Bari – banchina 10, e di Brindisi – Punta delle Terrare», definiti anche cold ironing.
L’opera prevede l’installazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica, limitando sensibilmente emissioni di Co2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico. È prevista, inoltre, la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, a parziale copertura del fabbisogno energetico derivante dall’attivazione dei sistemi di cold ironing.