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Porsche, sfumano 450 assunzioni ma gli ambientalisti festeggiano: Emiliano lancia l’allarme

Porsche abbandona il progetto di ampliamento da 450 milioni del Nardò Technical Center e il presidente Michele Emiliano lancia l’allarme: «Abbiamo perso 450 posti di lavoro». Ma non tutte le reazioni vanno in questa direzione: gli ambientalisti esultano e Fratelli d’Italia si spacca. Per il deputato Saverio Congedo, infatti, «è una pessima notizia che provocherà…

Porsche abbandona il progetto di ampliamento da 450 milioni del Nardò Technical Center e il presidente Michele Emiliano lancia l’allarme: «Abbiamo perso 450 posti di lavoro». Ma non tutte le reazioni vanno in questa direzione: gli ambientalisti esultano e Fratelli d’Italia si spacca. Per il deputato Saverio Congedo, infatti, «è una pessima notizia che provocherà pesanti ricadute per il Salento e per tutta la Regione».

Per il consigliere regionale Paolo Pagliaro, invece, «è una vittoria». Confindustria Lecce, con il presidente Valentino Nicolì, esprime profonda amarezza e forte disappunto. «Un’occasione persa per il nostro territorio, l’ennesima sconfitta», affermano gli industriali leccesi.

Le reazioni

«Se ci sono rimasto male per il fatto che Porsche abbia bloccato il progetto di ampliamento del Technical Center di Nardò? Abbastanza. Anche dal punto di vista ambientale, secondo me è stato un danno, perché avremmo quintuplicato l’area boschiva. Il problema è che dobbiamo progettare il futuro con una strategia e in questo caso la strategia di dire sempre no non funziona. Lo abbiamo verificato, abbiamo perso 450 posti di lavoro molto innovativi», spiega Emiliano.

Valentino Nicolì, presidente di Confindustria Lecce, sottolinea con forza l’importanza dell’investimento sfumato e il danno che la sua mancata realizzazione comporta per l’intero tessuto economico locale: «La perdita del piano di sviluppo dell’Ntc rappresenta una battuta d’arresto per il nostro territorio, che avrebbe potuto trarre enormi benefici dalla presenza di un marchio di rilevanza mondiale, possibile volano di attrazione di ulteriori investimenti in un territorio che ha bisogno d’impresa, d’innovazione e competitività». Dello stesso avviso il deputato Saverio Congedo: «Un epilogo che lascia con l’amaro in bocca, dal momento che il Nardò Technical Center si era affermato negli anni come sito di eccellenza».

Di parere opposto il consigliere regionale Paolo Pagliaro, dello stesso partito di Congedo: «Cogliamo con soddisfazione il passo indietro di Porsche, che è un atto di considerazione verso i salentini e tutte le realtà produttive del territorio che rischiavano di essere penalizzate se non addirittura cancellate». Cristian Casili, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, sottolinea: «Avevamo proposto soluzioni alternative per coniugare sviluppo economico e tutela dell’ambiente. «Abbiamo vinto, il bosco dell’Arneo è salvo», esultano i “Custodi del bosco d’Arneo”. Anche per Stefano Zuppello, presidente dell’associazione “Verdi Ambiente e società”, è una vittoria.

Il progetto

Sui 200 ettari di bosco d’Arneo interessati dal progetto, era prevista la realizzazione di 12 nuove piste, accanto a quella già esistente, e poi edifici tecnici e amministrativi, una nuova mensa, un grande parcheggio e altri impianti e immobili di varia natura. A titolo di compensazione, oltre a nuove piantumazioni nelle aree circostanti, dovevano essere realizzati un eliporto, un centro medico e strutture per il potenziamento del servizio antincendio.

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