Si chiama “Intrecci di Puglia” e racconta il patrimonio inestimabile della regione: gli ulivi, custodi silenziosi della ricchezza di una terra e di un patrimonio storico, culturale, economico e paesaggistico da difendere e tutelare. È lo spot realizzato da Alessandro Piva e prodotto dal coordinamento regionale delle Città dell’Olio, con il sostegno della Regione Puglia.
“Intrecci di Puglia” offre allo spettatore la suggestiva esperienza virtuale di correre e sorvolare tra le distese di terra rossa e gli uliveti, tipici del paesaggio pugliese, lambendo tratti di costa di mare cristallino e filari di muretti a secco, per poi finire lì dove si raccoglie e produce l’oro verde di Puglia, l’olio extra vergine d’oliva.
Il video promozionale è «un esempio di come l’arte, la musica e, in questo caso specifico, il cinema possono essere straordinari strumenti per valorizzare e promuovere la nostra Regione e un settore, quello della olivicoltura, che è tratto peculiare della nostra storia ed economia», commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia: «Siamo la prima Regione in Italia per produzione olearia, per qualità ed eccellenza. Purtroppo, però, siamo anche la regione che ha subìto la Xylella, che ancora avanza, senza alcuna evidenza scientifica per arrestarla. Ma sta alla responsabilità di ogni proprietario e agricoltore attuare le buone pratiche, di arare, di potare, di tenere puliti i terreni, avendo visto con i miei occhi purtroppo che qualcuno continua a disattendere questa buona pratica».
Con lo spot firmato da Alessandro Piva, il coordinamento delle Città dell’Olio della Puglia si pone l’obiettivo «di associare l’olio fortemente identitario al paesaggio unico nel suo genere come elemento attrattivo e distintivo. Oleoturismo, carta degli olii e paesaggio insieme all’olio rappresentano la nuova sfida», aggiunge il coordinatore regionale delle Città dell’Olio, Cesareo Troia.
«È una cavalcata nel paesaggio ulivetato pugliese – racconta Alessandro Piva -. Mi sono divertito a scoprire dei paesaggi nuovi, ad andare in posti che amavo, per raccontare una sorta di suite musicale umana. Il fondamentale intreccio di questa regione con i suoi ulivi. Mi sono ispirato da quello che già sapevo di queste piante che amo molto e anche da Esther Williams, una famosa ballerina cantante e danzatrice che con le sue coreografie ha fatto sognare tante persone negli anni ‘50. Mi sono ispirato a quelle geometrie perché anche gli ulivi nelle loro distese in tanti paesaggi diversi hanno la stessa potenza. Quando si parla di Puglia per me è scattato ormai da tempo una sorta di richiamo della foresta».