«Se vogliamo garantire un controllo del territorio nella Bat, possiamo farlo se si realizzano sinergie con i confinanti territori di altre province e in questo caso anche regioni. A distanza di due anni dall’insediamento della questura, diventa sempre più necessaria la presenza di un ufficio strategico, come quello amministrativo contabile. È inaccettabile che il personale debba essere costretto ad andare a Bari per risolvere i propri problemi amministrativi. C’è inoltre una scarsa attenzione sul tema anche da parte dei vertici della questura, che non riescono a considerare richieste di assegnazione di personale civile proveniente da altre amministrazioni dello Stato».
Queste le parole del segretario provinciale Sap Bat Vito Giordano, durante l’incontro di venerdì 28 luglio negli uffici della Prefettura di Barletta, tra il sottosegretario agli interni Nicola Molteni e le organizzazioni sindacali rappresentative della provincia Bat.
Tra i tanti argomenti discussi, è stata posta l’attenzione: sulla mancata apertura dell’ufficio immigrazione, sulla poca attenzione all’avaria del sistema di climatizzazione nel commissariato di Barletta, sulla struttura fatiscente del commissariato Canosa, sull’incremento dei corsi di formazione per nuove risorse da inserire sul territorio nazionale e sulla maggiore attenzione alle risorse da inviare nella neonata questura e nelle specialità presenti nella Bat.
In merito alla gestione delle risorse, il segretario Giordano (dopo aver apprezzato l’impegno che l’attuale esecutivo e il sottosegretario stanno riponendo nell’incrementare i corsi di formazione sul territorio nazionale) ha sottolineato le cifre ragguardevoli dei prossimi pensionamenti nella sesta provincia.
È stata posta l’attenzione sul concorso per 1141 vice ispettori, evidenziando che in Puglia i vincitori sono 172 e che i posti disponibili sono 70, quindi 100 uomini dovranno lasciare la regione. Inoltre, alcuni poliziotti appartenenti a specialità come artificieri e cinofili, vincitori di concorso e non rientranti nei famosi 70, saranno costretti a lasciare le città dove operano e andare in località dove non potranno far fruttare la loro preparazione specialistica.
Infine il Sap, nel parlare della neonata questura, ha messo in evidenza che gli spazi presenti nella struttura sono insufficienti, chiedendo di dare un impulso ai lavori di costruzione del secondo lotto dell’area confinante con l’edificio, in cui dovrebbero essere trasferiti gli uffici della sezione di Polizia Stradale e dove si dovrebbero realizzare dei locali come la mensa e gli alloggi di servizio per coloro che abitano in altre province o regioni.
Restando sul tema degli spazi insufficienti, il Sap ha rimarcato la possibilità di poter utilizzare i locali vuoti presenti nel commissariato di Trani, nel quale troverebbero una giusta ubicazione gli uffici del magazzino Veca, liberando così altri locali in questura.
Al termine dell’incontro, il sottosegretario ha precisato che verificherà quanto appreso dagli interventi delle organizzazioni sindacali, garantendo una risposta quanto prima.