Nei dodici anni di pontificato Francesco ha visitato la Puglia cinque volte. Il primo viaggio papale è a San Giovanni Rotondo, il 17 marzo 2018, per pregare sulla tomba di San Pio, così come fecero prima di lui San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. L’anno successivo, il 20 aprile, è a Bari: il Santo Padre giunge nel capoluogo per partecipare all’incontro con i patriarchi del Medio Oriente da lui invitati nella basilica di San Nicola con l’obiettivo di invocare la pace in Terra Santa. Due anni dopo, il 23 febbraio 2020, poco prima che il mondo venga “chiuso in casa” dalla pandemia, torna a Bari, in corso Vittorio Emanuele papa Francesco prega al termine dell’incontro “Mediterraneo, frontiera di Pace”, insieme al suo grande amico, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Don Tonino e il G7
È, però, il viaggio apostolico ad Alessano, in provincia di Lecce, e a Molfetta, il 20 aprile del 2018, che segna la forza del legame di Francesco con la Puglia. Il Papa si inginocchia in preghiera sulla tomba e nei luoghi di don Tonino Bello, un vescovo la cui azione pastorale è vicinissima al pontificato, ma soprattutto all’azione sacerdotale di Bergoglio. Infine, meno di un anno fa, il 14 giugno 2024 il Papa è ospite del G7 a Borgo Egnazia. L’evento è centrato sull’intelligenza artificiale che Francesco definisce «uno strumento affascinante e tremendo», spiegando ai grandi della Terra la connessione tra la fede e la scienza, non prima di aver avuto ben dieci incontri bilaterali con capi di Stato e di Governo presenti tra gli ulivi della Valle d’Itria, accolto dalla premier Giorgia Meloni.
I collaboratori
Il rapporto con la Puglia di Bergoglio è anche nella scelta di collaboratori come monsignor Nunzio Galantino, vescovo nato a Cerignola, nominato prima segretario generale della Cei e poi, fino a luglio dello scorso anno, presidente dell’Apsa, l’amministrazione del patrimonio della sede apostolica. Per Francesco, inoltre, «la Puglia ha il mare più azzurro che abbia mai visto», dice proprio ai fedeli delle città di don Tonino giunti a Roma per ringraziarlo della visita ai luoghi del sacerdote della pace.
Il siparietto
Infine è da annotare anche il curioso siparietto al termine dell’udienza generale in Vaticano quando, incrociando alcuni fedeli giunti da Trinitapoli e Bisceglie che lo salutavano dicendo di essere pugliesi, il 21 novembre 2016 Bergoglio domanda: «Ma la Puglia non è un pò pericolosa»? Netta la risposta dei presenti che smentiscono con un corale «Nooo».