Oltre 10 milioni di euro pagati dalla Corte d’appello di Bari negli ultimi sette anni. Una cifra enorme, ma che si svaluta immediatamente se si considera a cosa è servita: è l’entità impressionante degli importi pagati come risarcimento per ingiuste detenzioni.
Le vite
In questi sette anni, presi in esame dall’associazione Errorigiudiziari.com che da oltre 25 anni approfondisce il fenomeno in Italia, basandosi sui dati del ministero della Giustizia, il trend dei procedimenti ha presentato un insolito andamento. Numeri che accendono ancora di più gli animi se si considera che corrispondono a vite interrotte, quando non irrimediabilmente spezzate da una condanna immeritata.
I numeri
Per avere un’idea dell’entità degli errori giudiziari in tutta Italia vale la pena di mettere insieme sia le vittime di ingiusta detenzione che quelle di errori giudiziari in senso stretto. Dal 1991 al 31 dicembre 2024, i casi sono stati 31.949: in media, quasi 940 l’anno (mancano i totali dei soli errori giudiziari del 2023 e 2024). Il tutto per una spesa complessiva dello Stato gigantesca, tra indennizzi e risarcimenti veri e propri: 987 milioni 675 mila euro e spiccioli, per una media di poco inferiore ai 29 milioni e 49 mila euro l’anno (e anche in questo caso, non è disponibile il dato complessivo per la spesa in risarcimenti da errori giudiziari del 2023 e del 2024).
La relazione
Nella relazione al Parlamento del dipartimento per gli affari di giustizia, del gennaio scorso, si prendono in esame i numeri relativi a ciascun distretto di Corte d’appello, scorporati per anno (dal 2018 al 2024), per accoglimenti e rigetti, distinti per fase giudiziaria in cui l’errore si è verificato, e infine per entità del risarcimento.
La situazione in Puglia
Nel distretto barese, che comprende anche Trani, Foggia e Lucera, nel 2024 sono stati definiti 121 procedimenti, dei quali solo 44 ne sono stati accolti. A Lecce: accolti 19 dei 28 procedimenti definiti.
Più o meno stabile, invece, rispetto all’anno precedente, l’andamento di quelli sopravvenuti: a Bari nel 2024 sono stati 50, due in meno rispetto al 2023. Nel 2018 erano stati ben 83. A Lecce, invece, il numero è in crescita: nel 2024 ne sono stati presentati 29, 7 in più del 2023, mentre nel 2018 erano stati 27.
Il pagamento
Quello che salta maggiormente all’occhio è il numero delle ordinanze di pagamento per ingiusta detenzione, inviate dalle Corti d’appello al ministero: da Bari, negli anni dal 2018 al 2024, ne sono state comunicate 309. Nell’anno appena trascorso erano 42, 26 quelle del distretto salentino che comprende anche la sezione distaccata di Taranto. Sorprendenti le somme nel distretto di Bari: 2.486.599 (2018), 2.503.326 (2019), 3.257.839 (2020), 418.524 (2021), 51.952 (2022), per risalire nel 2023 a 548.459 e infine nel 2024 a 953.718 euro pagati per errori commessi sulla pelle di innocenti.