Fiori, candele e dolci della tradizione da una parte, zucche e feste a tema dall’altra. La Puglia si prepara a vivere il lungo ponte di Ognissanti, tra la ricorrenza religiosa del primo novembre e la commemorazione dei defunti del giorno successivo. Un appuntamento che resta profondamente legato alla memoria familiare tra fede e spiritualità, ma che si apre anche a nuovi linguaggi e tendenze.
La tradizione
I cimiteri pugliesi stanno già tornando a riempirsi di visitatori. Come ogni anno, centinaia di famiglie si recheranno sulle tombe dei propri cari per portare fiori e accendere lumini. Secondo le stime degli operatori del settore, la settimana di Ognissanti rappresenta fino al 30% delle vendite annuali del comparto florovivaistico. I crisantemi restano il fiore simbolo della ricorrenza, ma cresce la richiesta di piante più colorate come girasoli, sterlizie e lisianthus, segno di un gusto che si rinnova.
Nonostante i rincari dei costi energetici e dei trasporti, i floricoltori regionali prevedono di registrare un aumento medio del 5% delle vendite rispetto all’anno scorso. La spesa media delle famiglie pugliesi per fiori e piante da cimitero si aggira intorno ai 25-30 euro, con un movimento economico che vale diversi milioni di euro per la filiera. Il 2 novembre, giorno dedicato ai defunti, la tradizione prosegue anche a tavola. Nelle case pugliesi si preparano i dolci della memoria come le «ossa dei morti», biscotti croccanti a base di mandorle e zucchero e il «grano dei morti», piatto simbolico composto da grano bollito, melograno, noci e vino cotto. Un tempo servivano a «nutrire» le anime dei defunti, oggi sono diventati un simbolo di continuità familiare e di identità territoriale.
Nuove tendenze
Le pasticcerie locali reinterpretano queste ricette con varianti moderne, accanto a prodotti ispirati a Halloween. Negli ultimi giorni sono comparsi biscotti a forma di zucca e torte al cioccolato decorate con ragnatele o fantasmini di zucchero. Secondo i dati diffusi dall’Unione Italiana Food, a livello nazionale le vendite di dolci di ogni tipo legate al 31 ottobre sono già cresciute del 13% rispetto al 2024, con una tendenza che si conferma anche nella regione. Halloween, arrivato da oltreoceano, è ormai parte del paesaggio urbano pugliese.
Le vetrine dei negozi si colorano di arancio e nero, i centri commerciali ospitano eventi a tema, dedicati sia ai bambini che agli adulti, e nei quartieri cresce la partecipazione dei più piccoli al tradizionale «dolcetto o scherzetto». Le associazioni dei commercianti prevedono un trend in linea con l’anno scorso sul fronte delle vendite di articoli stagionali, come costumi e decorazioni. Molte città hanno scelto di affiancare alle celebrazioni religiose momenti di intrattenimento e iniziative culturali, provando a conciliare la spiritualità delle ricorrenze con le nuove forme di partecipazione sociale. In mezzo, resta la dimensione più autentica della festa: quella del ricordo. La Puglia si prepara così a vivere giornate che continuano a raccontare il legame profondo tra la vita quotidiana e la memoria delle radici.










