In Puglia troppi cittadini sono in eccesso ponderale e sedentari. Sovrappeso e obesità interessano quasi la metà della popolazione (48,8%), percentuale che pone la Regione al quarto posto in Italia tra quelle con maggiori problemi con la bilancia, dopo Molise (51,9%), Basilicata (51,5%) e Campania (50,2%). E il 41,2% non svolge nessuna attività fisica. Nella lista della sedentarietà la Puglia è terza, dopo Campania (48,2%) e Calabria (44,5%).
Queste condizioni di rischio oncologico sono troppo spesso sottostimate e richiedono più attenzione non solo da parte dei cittadini ma anche dei clinici e delle Istituzioni. A sottolinearlo gli ultimi dati presentati da L’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Fondazione AIRC, Fondazione AIOM e la Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica.
I rischi
Ogni anno in Puglia si registrano quasi 25mila nuovi casi di tumore (24.844 nel 2021, ultimo dato disponibile). Il 40% può essere evitato con l’adozione di stili di vita sani, affiancata dall’adesione ai programmi di screening per la diagnosi precoce. Il 20% delle neoplasie è causato dalla sedentarietà. L’efficacia dell’attività fisica nella prevenzione oncologica è dimostrata da numerosi studi scientifici, con risultati molto importanti e superiori anche rispetto alle terapie più efficaci. Ciononostante, in Italia, il 28,1% della popolazione è sedentario, in Puglia addirittura il 41,2%.
Le raccomandazioni
L’Organizzazione Mondiale della Sanità, negli adulti fra 18 e 64 anni, raccomanda almeno 150-300 minuti di esercizio aerobico di intensità moderata o 75-150 minuti di esercizio aerobico di intensità vigorosa a settimana. Uno studio condotto da scienziati dei National Institutes of Health (NIH) americani e dell’Università inglese di Oxford ha analizzato la relazione tra le medie giornaliere rilevate di movimento e l’incidenza di 13 tipi di tumori precedentemente associati alla scarsa attività fisica, tra cui il cancro al seno e al colon retto. Sono stati utilizzati accelerometri da polso per misurare l’esercizio fisico giornaliero.
Dopo un follow-up medio di quasi 6 anni, 2.633 degli 85.394 partecipanti hanno ricevuto una diagnosi per una delle 13 neoplasie. È emerso che le persone con la più alta quantità totale di attività fisica giornaliera avevano un rischio inferiore del 26% di sviluppare il cancro rispetto a quelle con i livelli più bassi di movimento. Ed è stato evidenziato che un numero maggiore di passi giornalieri, ma non il loro ritmo, cioè la loro intensità, si associava a un minor rischio di tumore.