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Nuova legge urbanistica in Puglia, via ai tavoli tecnici: «Cambieremo i paradigmi della pianificazione» – VIDEO

Annunciato nei giorni scorsi dal consigliere pugliese delegato all’Urbanistica, Stefano Lacatena, si è riunito oggi il tavolo tecnico per la redazione della nuova legge regionale urbanistica che «ci doterà di strumenti innovativi che aiuteranno amministratori e cittadini a fare dell’attività edilizia una delle leve della trasformazione urbana per custodire la bellezza edilizia ed urbana che abbiamo ricevuto, eliminando più facilmente le brutture e le illegalità del passato senza frenare la vita economica della nostra comunità», commenta il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

Lacatena, a margine dell’incontro, evidenzia che da oggi «si apre la fase operativa per la nuova legge urbanistica pugliese assieme agli ordini professionali, le associazioni di categoria e l’Anci».

Una fase, aggiunge, «che concluderemo a gennaio con la redazione di una bozza da condividere prima del deposito in Consiglio regionale».

La nuova legge urbanistica, prosegue Lacatena, ha l’obiettivo di “rivoluzionare” il «paradigma della pianificazione. Immagino una pianificazione orizzontale – afferma -, in cui la Regione definisce la strategia per lo sviluppo integrato dei territori che poi dovrà “atterrare” sui Comuni. Questi ultimi, avranno a disposizione nuovi strumenti di pianificazione: un modello in cui la parola d’ordine sarà “semplificazione”».

A seconda della grandezza dei Comuni si avranno «diversi piani» affinché «anche i centri più piccoli non siano scoraggiati dal lavoro di programmazione perché avranno a disposizione dei piani semplificati». Per i Comuni più grandi ci saranno «delle procedure più articolate, ma sempre in grado di esprimere la volontà politica delle amministrazioni che, fino ad oggi, sono state costrette a pianificare in modo ragionieristico tra mille lacci e lacciuoli e con una normativa particolarmente complessa».

Lacatena spiega che «la strategia regionale verterà su tutti i settori della vita delle persone: salute, cultura, ambiente, paesaggio, lavoro, industria». Un approccio “integrato” che «guarda allo sviluppo non di un Comune determinato, ma del Comune nell’intero territorio regionale».

La nuova legge, secondo il consigliere delegato all’Urbanistica, «cambierà l’approccio culturale alla materia, ascrivendole la responsabilità che le è propria, sebbene si sia assopita nel tempo: occuparsi di tutti i settori a cui fare da “regia”. Dei settori e delle persone: “Umanesimo dell’Urbanistica“, che è il nome che abbiamo dato a questa nuova stagione, non sarà uno slogan, ma un impegno tradotto nel testo di legge in tutte le sue declinazioni».

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