Il gruppo regionale di Forza Italia apre al centrosinistra per la modifica della legge elettorale pugliese. È quanto emerso dal vertice tenutosi ieri in via Gentile fra parlamentari e consiglieri regionali dedicato al futuro del partito in Puglia e all’avvio della stagione dei congressi. Un appuntamento al quale il partito azzurro si presenta forte di una crescita record dei tesserati, registrando un +30% rispetto al risultato raggiunto solo lo scorso anno. In totale, dunque, si parla di 12 mila tessere contro i 9300 del 2023.
La prospettiva
Da qui l’impegno ad avviare i congressi sul territorio entro la fine del mese di febbraio. «Registriamo grandi consensi e grandi adesioni al nostro partito, i congressi saranno una festa di popolo in cui confermare i nostri principi ed i nostri valori», commenta dopo la riunione il coordinatore pugliese, l’onorevole Mauro D’Attis. Che apre anche alla modifica della legge elettorale. «Accogliamo l’invito del Pd – sottolinea – ad aprire un tavolo di confronto alla regione Puglia. Quando si devono cambiare le regole del gioco è giusto che tutti i giocatori debbano partecipare».
Il candidato
Nel corso del confronto interno si è parlato anche delle prossime regionali. «Noi di Forza Italia abbiamo già un candidato governatore da proporre agli alleati», ha ribadito D’Attis. «Il nome resta segreto, ma ci auguriamo di poter aprire subito un confronto con i nostri alleati per mettere in campo una strategia condivisa con l’obiettivo di riconquistare una regione troppo a lungo mal governata dal centrosinistra». Ultimo punto l’emendamento al Decreto Mille proroghe per scongiurare la riduzione dei consiglieri regionali da 50 a 40 in Puglia in base al calo della popolazione. «Non si tratta di una lotta per conservare le poltrone – ha notare il parlamentare azzurro – ma di porre un serio problema di rappresentatività. La Puglia non può essere governata con soli quaranta eletti, sei in più del comune di Bari. Un deficit democratico enorme che aprirebbe problemi di rappresentatività e di governabilità della regione». Per questo D’Attis annuncia che ripresenterà l’emendamento, escluso per improcedibilità dal Decreto Mille Proroghe, in una altro decreto o legge statale.