La legge di Bilancio della Regione Puglia, approvata il 18 dicembre scorso, è stata corretta con l’inserimento dell’emendamento della consigliera Antonella Laricchia che fu erroneamente considerato respinto in sede di approvazione.
Ne ha dato comunicazione, in apertura dei lavori del Consiglio regionale della Puglia, la presidente Loredana Capone.
L’emendamento è quello che ridetermina i processi di nomina da parte della giunta regionale, a eccezione di quelle che riguardano la Sanità, operando un controllo da parte del Consiglio stesso.
«Ai sensi dell’articolo 48 del Regolamento interno del Consiglio – ha detto Capone aprendo i lavori – si comunica di aver dato seguito alle istanze della consigliera Antonella Laricchia del 20 e 21 dicembre, acquisito il parere della segretaria generale, con la deliberazione n. 288 del 23 dicembre 2024».
Capone ha evidenziato che «è stato, dunque, ratificato l’errore formale della sola proclamazione del risultato della votazione dell’emendamento che aveva ottenuto la maggioranza dei voti validi».
Il Consiglio regionale è tornato a riunirsi nella prima seduta del nuovo anno e ha ripreso, dunque, dal punto che ha creato fortissimi malumori nella maggioranza e, in particolare, tra il governatore Michele Emiliano e la presidente Loredana Capone. Ad alzare la tensione la decisione di Emiliano di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Bari per segnalare la difformità tra la legge di stabilità approvata dal Consiglio regionale e il testo che, il 30 dicembre scorso, fu da lui stesso poi promulgato.
La seduta del Consiglio regionale è poi stata sospesa per mancanza del numero legale a seguito dell’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di centrodestra. A creare frizioni, le numerose assenze tra i banchi del centrosinistra.