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Nobel per la Pace ai bambini di Gaza, la campagna parte dalla Puglia: tra i promotori Emiliano e Al Bano

(AP Photo/Abdel Kareem Hana - LaPresse)

È stata lanciata oggi alla Camera dei Deputati, nella sala stampa, l’iniziativa per la candidatura dei bambini di Gaza al Premio Nobel per la Pace 2026. La proposta, promossa dall’associazione culturale “L’Isola che non c’è”, è stata presentata dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e sostenuta da un’ampia coalizione di personalità, tra cui l’ex ministro Sergio Costa e il cantante Al Bano, entrambi presenti all’evento.

«Normalmente il Nobel per la Pace viene assegnato per dei meriti nei confronti della pace, qui il merito i bambini se lo sono guadagnato col martirio – ha dichiarato Emiliano -. La Commissione del Nobel potrebbe ragionare sul fatto che insignire ogni bambino del premio sarebbe un contributo alla pace e alla speranza».

Un appello morale

La proposta di candidatura ha già raccolto l’adesione di oltre 320 personalità dal mondo accademico, ecclesiale, della sanità, della cultura e della politica, oltre che dei Senati Accademici di UniBa e UniSalento. La richiesta non è solo un atto simbolico, ma un vero e proprio «appello morale». Come si legge nel documento di proposta, premiare i bambini di Gaza significa:

  • Riconoscere la loro sofferenza innocente.
  • Affermare che ogni bambino, in ogni luogo del mondo, ha diritto alla pace.
  • Chiamare la comunità internazionale alla responsabilità collettiva verso chi non può difendersi.

I promotori dell’iniziativa, tra cui Al Bano, sottolineano che «il Nobel per la Pace ai bambini di Gaza sarebbe un messaggio universale: nessuna guerra può cancellare il diritto di un bambino alla vita e alla dignità». Tra le adesioni più significative figurano i nomi di Maria Antonietta Aiello (Rettrice eletta Università del Salento), Antonio Bufano (Sindaco di Locorotondo), Maurizio De Nuccio (direttore generale Asl Brindisi), Giuseppe De Tomaso (sindaco di Turi), Gaetano Frulli (presidente Nuova Fiera del Levante), Carmelo Grassi (direttore artistico Teatro Verdi – Brindisi), Lorenzo Lo Muzio (rettore Università di Foggia), Giuseppe Lovascio (sindaco di Conversano), Mimmo Mazza (direttore “La Gazzetta del Mezzogiorno”), Gianfranco Mazzoccoli (CEO Cedat spa), Antonio Sanguedolce (direttore generale Policlinico Universitario di Bari), Aldo Patruno (direttore Dipartimento Turismo Regione Puglia) e Paolo Ponzio (presidente Puglia Cultura).

Il giornalista Franco Giuliano ha moderato la conferenza stampa, dando voce a un’iniziativa che mira a porre al centro del dibattito internazionale la condizione dei bambini vittime dei conflitti.

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