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Neet, l’Anci finanzia 12 progetti pugliesi: via a percorsi di preparazione per i giovani

Nell’anno europeo dei giovani sono 12 i Comuni pugliesi che hanno risposto all’avviso di Anci e che permetterà loro di condurli in un percorso di formazione e accompagnamento sui Neet. In Italia i Neet - giovani donne e uomini che non studiano, non lavorano e non praticano formazione - sono oltre tre milioni nella fascia…

Nell’anno europeo dei giovani sono 12 i Comuni pugliesi che hanno risposto all’avviso di Anci e che permetterà loro di condurli in un percorso di formazione e accompagnamento sui Neet.

In Italia i Neet – giovani donne e uomini che non studiano, non lavorano e non praticano formazione – sono oltre tre milioni nella fascia di età 15-34 anni; in Puglia, secondo la rilevazione di Confartigianato pubblicata lo scorso maggio, che inserisce la nostra regione al quarto posto nella classifica delle regioni con un più alto numero di Neet, a non lavorare e a non studiare sarebbero il 30,6% della popolazione totale (ma nella fascia d’età che va dai 15 ai 29 anni).

Ecco perché l’avviso pubblicato lo scorso marzo da Anci rappresenta un passo in avanti per attivare e coinvolgere i giovani “non attivi” presenti nelle realtà territoriali attraverso il ruolo strategico e determinante dell’istituzione più vicina a loro, Palazzo di Città, rimotivandoli, stimolando le loro passioni e attitudini, offrendo l’opportunità di acquisire nuove competenze e di riappropriarsi – o in alcuni casi ricavarsi – un ruolo ed una posizione sociale fondamentale all’interno del contesto locale di riferimento.

Dei 154 Comuni italiani che hanno dimostrato interesse e che, di conseguenza, sono stati ammessi, dodici sono pugliesi. Ad avere l’ok della commissione tecnica sono state: Bari, Lizzanello (LE), Ugento (LE), Cellino San Marco (BR), Noci (BA), Racale (LE), Cerignola (FG), Otranto (LE), Brindisi, Ginosa (TA), San Severo (FG) e Supersano (LE).

Cosa succederà ora ai Comuni ammessi e inseriti nell’elenco? Per gli enti locali si prospetta un percorso, di una durata variabile dai tre ai quattro mesi, con modalità di partecipazione in presenza e on-line poi, le istituzioni coinvolte, una volta terminato il percorso di formazione e accompagnamento, potranno partecipare ad un successivo avviso pubblico, adottato d’intesa con il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale, volto a finanziare specifiche proposte progettuali per un importo massimo di 200mila euro a valere sul Fondo Politiche Giovanili.

Tra gli obiettivi dell’avviso Anci rientra la necessità di predisporre un coinvolgimento di partner pubblici e privati presenti sul territorio in politiche mirate al target; integrare le politiche locali su altre competenze comunali sul tema (sociale, formazione, istruzione e lavoro); inserire, in modo permanente, in canali comunicativi e informativi sulle opportunità offerte dal territorio, cercando di coinvolgere stabilmente in questo target i giovani beneficiari degli interventi realizzati dal Comune o Unioni di Comuni da strutture ad essi collegati.

«Non è semplice identificare nel nostro contesto territoriale – ha sostenuto l’assessora al Welfare del Comune di Noci, Marta Jerovante – i giovani inattivi, che non sono alla ricerca di un’occupazione e che non frequentano alcun percorso formativo: i Servizi Sociali, e i Servizi pubblici territoriali in generale, vengono percepiti da questa categoria di giovani come incapaci di cogliere e soddisfare i loro bisogni. Percezione alimentata, da un lato, dall’atteggiamento di forte demotivazione che spesso contraddistingue specificamente i Neet, dall’altro, dalla reale assenza di servizi espressamente dedicati ad ingaggiare e attivare, su un piano generale, i cittadini più giovani».

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