SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Meloni a Lecce, sì al terzo mandato: la mossa per minare il campo largo in Puglia

Fratelli d’Italia apre decisamente alla cancellazione del limite dei due mandati per i governatori regionali. A ribadirlo, da Lecce, è stato il deputato Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione del partito, nell’ambito dell’iniziativa “Spazio lavoro, l’Italia riparte da imprese e lavoratori”. Una convention che ha riunito i gruppi parlamentari di FdI, la numero uno del partito Arianna…
l'edicola

Fratelli d’Italia apre decisamente alla cancellazione del limite dei due mandati per i governatori regionali. A ribadirlo, da Lecce, è stato il deputato Giovanni Donzelli, responsabile dell’organizzazione del partito, nell’ambito dell’iniziativa “Spazio lavoro, l’Italia riparte da imprese e lavoratori”. Una convention che ha riunito i gruppi parlamentari di FdI, la numero uno del partito Arianna Meloni, diversi ministri, eurodeputati e consiglieri regionali pugliesi.

Il summit

Prima dell’inizio dei lavori s’è riunito l’esecutivo regionale dei meloniani in cui lo stesso Donzelli ha sondato gli umori dei vertici pugliesi. A partire proprio dal tema chiave del terzo mandato, il “grimaldello” che FdI vorrebbe usare per sovvertire i pronostici della vigilia delle prossime regionali. Il possibile 4 a 1 da parte del centrosinistra potrebbe saltare con la “mossa del cavallo” legata proprio al superamento del limite dei due mandati. Una possibilità negata qualche mese al governatore campano Vincenzo De Luca che s’è visto contestare la legge regionale per il via libera alla terza candidatura, poi bocciata dalla Corte Costituzionale. Ora, però, il tema è tornato d’attualità.

«E se arriva una proposta da parte di un alleato come la Lega – ha detto a Lecce lDonzelli – la valuteremo con la serenità e la lucidità che abbiamo sempre dimostrato. Certo che per riuscire a farlo in tempo (entro le prossime elezioni regionali di autunno, ndr), questa proposta deve arrivare presto». Tempi stretti per consentire lo slittamento delle regionali al 2026, ipotesi ancora in fase di valutazione tecnica, ma che continua a riscuotere ampi consensi. Gli stessi consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, presenti all’esecutivo, hanno apprezzato la proposta.

Gli obiettivi

Se l’operazione andasse in porto, infatti, il governo Meloni si toglierebbe la spina nel fianco del governatore veneto Luca Zaia che vorrebbe andare avanti per la sua quarta legislatura. Nel frattempo aprirebbe crepe enormi nel Pd in Campania, con De Luca che potrebbe rientrare nei giochi. Ma soprattutto in Puglia dove il governatore Michele Emiliano sarebbe tentato dal riprovarci per la terza volta “silurando” Antonio Decaro, l’avversario più temuto dal centrodestra.

Il tutto con lo slittamento delle regionali al nuovo anno per dare più tempo per la scelta del candidato. Al momento i giochi sono fermi con diversi nomi politici in lista d’attesa: i deputato berlusconiani Mauro D’Attis e Andrea Caroppo e l’eurodeputato meloniano Francesco Ventola. Tecnicamente, però, il nome in Puglia spetterebbe a Forza Italia.

Il referendum

Nel corso dell’iniziativa politica s’è parlato anche di economia e di referendum. Ministri e parlamentari hanno sottolineato «la scoppola presa dal Pd e dalla Cgil sui quesiti referendari snobbati dopo che la stessa sinistra li aveva introdotti con il Jobs Act». E poi i dati sui posti di lavoro con oltre un milione di neo assunti in Italia, molti dei quali al Sud ed in Puglia, ed il dato dell’aumento del 5% degli investimenti esteri nel Belpaese nonostante la crisi galoppante.

CORRELATI

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!