Massafra, il circolo del Pd scrive a Elly Schlein: «È una vendetta dei bonacciniani»

Continuano a volare stracci in casa Pd pugliese dopo che il segretario regionale Domenico De Santis ha commissariato il circolo di Massafra, uno dei più numerosi e attivi della regione. Un centinaio di iscritti al circolo massafrese ieri ha scritto alla segretaria del partito Elly Schlein per esprimere il disappunto in merito a un commissariamento ritenuto «grave e irricevibile. «Cara segretaria – scrivono – abbiamo contribuito alla vittoria della mozione congressuale a tuo sostegno e adesso subiamo la vendetta dei sostenitori di Bonaccini». De Santis ha azzerato il circolo locale dopo che i tre consiglieri comunali del Pd si sono dimessi, mettendo fine al secondo mandato della giunta di centrosinistra guidata da Fabrizio Quarto.

Due pesi e due misure

I dem di Massafra, che già da tempo erano in rotta col sindaco (si erano dimessi il vice sindaco e due assessori), non si capacitano delle ragioni. «A Massafra non è accaduto nulla di particolarmente diverso rispetto a quel che si è verificato a Taranto qualche mese fa, per sfiduciare Melucci, tra l’altro con la regia proprio di Filippetti e di De Santis». In effetti mesi addietro il Pd a Taranto tentò, insieme ad altre forze ora finite all’opposizione, di mettere fine alla giunta Melucci raccogliendo le firme di dimissioni, ma il tentativo si fermò ad un consigliere dal risultato.

«Non c’è stato neanche un confronto con De Santis», dicono i dissidenti massafresi, «al contrario abbia sempre tenuto informate le segreterie provinciali e regionali dei malesseri verso la giunta Quarto, un’esperienza amministrativa che gli iscritti hanno deciso insieme di non portare avanti». Per questo i militanti ora ritengono il commissariamento del circolo una «plateale punizione» nei confronti di un circolo aperto tutti i giorni e molto attivo, figlia di «pericolose tendenze autoritarie che avanzano nel Pd ionico».

Per i militanti massafresi, il commissariamento «distrugge il principio dell’autonomia dei circoli e la credibilità del partito. Non si regolano i conti personali colpendo intere comunità. Non accettiamo supinamente che una realtà democratica sana venga distrutta senza che vengano ascoltati i militanti».

Un caso isolato

Nei confronti di De Santis si è presto riversata una valanga di solidarietà dal resto del partito. A cominciare dalla segretaria provinciale Anna Filippetti, per proseguire con l’assessore regionale Donato Pentassuglia, il consigliere alla Regione Enzo Di Gregorio e una lunga lista di dirigenti, sindaci e segreterie dei circoli di tutto l’arco ionico.

Tutti insieme hanno sottoscritto un documento di pieno sostegno alla decisione di commissariare il circolo di Massafra, ritenuta «un atto di responsabilità da parte del segretario regionale, che non è stato fatto a cuor leggero, anzi frutto di una lunga riflessione». Non una punizione, dicono i vertici del partito, ma «una misura necessaria per ristabilire un clima sereno e il rispetto delle regole all’interno del partito mentre ingerenze vengono, semmai, da chi del Pd non fa più parte».

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