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Regione Puglia, doppia preferenza e supplenti nella riforma della legge elettorale

Ruggiero Mennea, capogruppo di Azione in Consiglio regionale, assieme al collega Sergio Clemente, formalizza la proposta di rivedere la legge elettorale per l’elezione del presidente e dei consiglieri: «Noi di Azione vogliamo che la Regione Puglia abbia un sistema elettorale più chiaro e trasparente e che garantisca la governabilità, e per questo oggi abbiamo depositato…
consiglio regionale puglia

Ruggiero Mennea, capogruppo di Azione in Consiglio regionale, assieme al collega Sergio Clemente, formalizza la proposta di rivedere la legge elettorale per l’elezione del presidente e dei consiglieri: «Noi di Azione vogliamo che la Regione Puglia abbia un sistema elettorale più chiaro e trasparente e che garantisca la governabilità, e per questo oggi abbiamo depositato una proposta di legge che apporta alcune modifiche necessarie alla legge elettorale pugliese», affermano i calendiani. Dopo le elezioni regionali del 2020, con numerosissimi ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, «in molti avevano lamentato l’inefficacia e la difficoltà di interpretazione di alcune norme della legge elettorale pugliese, annunciando repentini e decisi correttivi, ma finora nulla si è mosso».

Le modifiche

Una delle modifiche presentate da Mennea e Clemente, prevede di inserire «nella legge la doppia preferenza di genere, che nel 2020 fu imposta dal Governo con i poteri sostitutivi, e mai recepita formalmente». Inoltre «il premio di maggioranza per chi vince le elezioni deve essere calcolato sulla base dei voti ottenuti dal Presidente eletto, nel rispetto della volontà degli elettori». Un’altra modifica sancisce l’incompatibilità della carica di Consigliere regionale e quella di assessore regionale perché «chi si assume una responsabilità di governo, non può al contempo essere legislatore e attuatore delle leggi che approva».

Il consigliere supplente

A tal fine, è istituita la figura del consigliere supplente, che subentra al consigliere eletto che entra in Giunta, e fino a quando ricopre tale carica. «Tale modifica – evidenziano gli esponenti di Azione – consente altresì una maggiore rappresentanza territoriale in Consiglio, alla luce della possibile diminuzione del numero dei Consiglieri, che potrebbero passare da 50 a 40», in quanto la popolazione pugliese è scesa sotto i quattro milioni di abitanti. «Siamo aperti – concludono Menna e Clemente – a ulteriori miglioramenti e correttivi della legge vigente da parte di tutti i consiglieri, senza distinzione tra maggioranza ed opposizione».

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