L’eccellenza tecnologica “Made in Puglia” sbarca negli USA

L’ecosistema dell’innovazione pugliese composto da tante piccole industrie e una ricerca scientifica di base e applicata di primissimo livello, in cui operano sinergicamente attori pubblici e privati d’eccellenza, sbarca negli Stati Uniti grazie all’accordo siglato tra Piccola Industria di Confindustria Puglia, Politecnico di Bari e Miami Scientific Italian Community. 

Uno strumento pensato dalla Piccola Industria Puglia e Miami Scientific Italian Community per stimolare un processo dinamico di confronto tra il mondo della ricerca pugliese e quello della produzione con le aziende degli USA. Il Politecnico di Bari metterà a disposizione un catalogo delle competenze semplice ed efficace per una rapida consultazione da parte delle imprese americane e che consenta loro di razionalizzare i contatti con il mondo della ricerca italiana, individuando i risultati che possano avere applicazioni dirette nel mondo della produzione industriale. 

«Innovazione tecnologica e innalzamento delle competenze – afferma Teresa Caradonna presidente di Piccola Industria Confindustria Puglia – sono fattori strategici per la crescita e la competitività delle imprese. La Puglia ha uno scenario economico e imprenditoriale affascinante, fatto di Pmi e startup ma anche di grandi aziende, che investono in ricerca e innovazione in tutti i settori, oltre a vantare un Apulian life style apprezzato nel mondo. Vogliamo continuare ad essere attrattivi ma anche propositivi – conclude la Presidente Caradonna e l’accordo tra Piccola Industria Puglia, Miami Scientific Italian Community e il nostro prestigioso Politecnico, mira ad un preciso obiettivo: condividere e diffondere conoscenza e best practice per creare sviluppo e opportunità».  

«La Puglia sta sviluppando un ecosistema dell’innovazione – dichiara il rettore del Politecnico Francesco Cupertino – che ha grandi potenzialità di attrazione nei confronti di investitori importanti, sia in Italia sia all’estero. Come Politecnico di Bari e del Sud Italia – aggiunge – sosteniamo questo processo attraverso la ricerca scientifica e il trasferimento tecnologico alle imprese, ma abbiamo bisogno di ampliare i nostri orizzonti. Perciò questa è un’iniziativa importante – conclude il rettore Cupertino – anzi auspichiamo che sia l’inizio di un nuovo modello di fare rete, che possa valorizzare idee e competenze nei settori più promettenti dell’economia e offrire maggiori opportunità ai nostri talenti».

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