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Lecce, Salvemini in stazione: «Sul tavolo 27 milioni. Sarà una rivoluzione»

«È in corso un investimento pubblico di 27 milioni di euro sulla nostra stazione. Tre cantieri che possono certamente provocare qualche disagio ma che ci consegneranno una stazione più comoda per tutti, più accessibile e più bella». Lo ha affermato il sindaco Carlo Salvemini durante la visita al cantiere per il ribaltamento della stazione. «A…

«È in corso un investimento pubblico di 27 milioni di euro sulla nostra stazione. Tre cantieri che possono certamente provocare qualche disagio ma che ci consegneranno una stazione più comoda per tutti, più accessibile e più bella». Lo ha affermato il sindaco Carlo Salvemini durante la visita al cantiere per il ribaltamento della stazione.

«A lavori finiti – continua il primo cittadino – si potrà entrare in stazione anche da viale Grassi, in maniera più comoda rispetto all’unico ingresso ora disponibile da viale Oronzo Quarta. Oltre al cantiere per il ribaltamento, è aperto quello per la riqualificazione di piazzale Massari che sarà più verde, accessibile e meglio attrezzato a servizio dei pedoni, dei mezzi del trasporto pubblico e dei taxi. A breve Rete Ferroviaria Italiana darà inizio alla riqualificazione degli spazi interni della stazione che saranno dotati finalmente di ascensori».

Salvemini, nei giorni scorsi, è stato ospitato nella Sala Spadolini del ministero della Cultura a Roma dove ha presentato il festival internazionale di musica da camera Classiche Forme, che tornerà in città dal 14 al 21 luglio, diretto da Beatrice Rana. La composizione inedita che accompagna ogni edizione del festival, quest’anno, sarà firmata dal Premio Oscar Nicola Piovani.

«Il prestigio di questo luogo spiega quanto il festival in questi anni sia cresciuto e si sia fatto apprezzare nel panorama nazionale e internazionale, grazie soprattutto alla sua direttrice artistica, concertista di fama mondiale. La città di Lecce attrae, sempre di più, il turismo culturale che è quello meno legato alla stagionalità e più attento ai contenuti, quello che più si misura con una città di 100mila abitanti e che consente di subire meno l’impatto del cosiddetto overtourism», afferma Carlo Salvemini.

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