La Puglia candiderà le sue grotte carsiche di età preistorica a patrimonio Unesco. Lo ha stabilito la Regione approvando, d’intesa con undici Comuni – Apricena, Rignano Garganico, Monopoli, Bisceglie, Altamura, Ginosa, Ostuni, Otranto, Nardò, Castro e Parabita – che sosterrà il percorso pluriennale che potrà portare al riconoscimento del valore universale di una delle più antiche prove della presenza umana nell’Europa occidentale.
Il sistema delle grotte pugliesi costituisce un complesso straordinario di siti archeologici che documentano oltre 800mila anni di presenza umana continuativa in Europa occidentale.
«L’avvio dell’iter di candidatura Unesco delle grotte carsiche della Puglia preistorica è un esempio dell’importante lavoro di valorizzazione del patrimonio culturale pugliese che abbiamo portato avanti in questi anni», commenta il presidente uscente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sottolineando che «i siti preistorici sono la testimonianza di un’identità che affonda le radici nell’antichità e che, con visione strategica, abbiamo trasformato in un asset di sviluppo per il futuro del territorio».
L’assessora regionale all’Ambiente, Viviana Matrangola, spiega che «le grotte preistoriche rappresentano archivi viventi della memoria dell’umanità, luoghi che raccontano la nascita delle prime comunità e il rapporto profondo tra uomo e paesaggio. La loro presenza sul nostro territorio è una prova tangibile che la storia dell’umanità è passata da qui».
Le grotte carsiche di età preistorica in Puglia
Tra i siti che soddisfano i requisiti di autenticità, integrità e di Eccezionale valore universale (Ouv) previsti dall’Unesco rientrano in questa fase: Pirro Nord (Apricena), Grotta Paglicci (Rignano Garganico), Grotta delle Mura (Monopoli) e Grotta di Santa Croce (Bisceglie), Grotta Lamalunga (Altamura), Riparo L’Oscurisciuto (Ginosa), Grotta di Santa Maria d’Agnano (Ostuni), Grotta dei Cervi (Porto Badisco, Otranto), il Complesso delle grotte di Nardò, Grotta Romanelli (Castro) e Grotta delle Veneri (Parabita, LE).
Nelle more del lavoro di preparazione del fascicolo di candidatura, fanno sapere dalla Regione Puglia, sarà possibile censire e valutare l’inserimento di ulteriori siti.









