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Le feste patronali patrimonio culturale e immateriale della Puglia: c’è la proposta di legge

Dopo le bande da giro anche le feste patronali entrano nel patrimonio culturale e immateriale della Puglia. Lo prevede la legge regionale approvata ieri in commissione cultura dopo un lungo iter di discussione e confronto con i comuni e gli operatori culturali. Il testo finale passerà ora all’esame del Consiglio regionale. Le novità Una svolta…

Dopo le bande da giro anche le feste patronali entrano nel patrimonio culturale e immateriale della Puglia. Lo prevede la legge regionale approvata ieri in commissione cultura dopo un lungo iter di discussione e confronto con i comuni e gli operatori culturali. Il testo finale passerà ora all’esame del Consiglio regionale.

Le novità

Una svolta annunciata per sagre di paese, dalle più famose come San Nicola, a quelle dei più sperduti paesini, che entreranno specifico in un percorso di tutela e valorizzazione. Un’attività che coinvolgerà tutti gli aspetti, dai più folkloristici, a quelli più legati ad usi, costumi e tradizioni locali. A dare l’assenso al testo legislativo anche la Conferenza Episcopale Pugliese presente ieri in aula per la presidenza della conferenza, don Stefano Mazzarisi e l’avvocato Giuseppe Del Prete. Soddisfazione dalla presidente della commissione, avvocato Lucia Parchitelli.«Da oggi la Puglia riconosce il valore storico, culturale e sociale delle Feste Patronali – ha commentato ieri – Le nostre Feste, che coinvolgono intere comunità e attirano visitatori da ogni parte del Paese, e sempre più affascinano i turisti anche esteri, sono un simbolo di appartenenza, uno dei motivi per tanti emigrati di tornare nelle loro Comunità almeno una volta l’anno, ma sono anche occasione di rilancio economico e turistico per i nostri territori».

La proposta di legge

La Pdl prevede uno stanziamento di un milione di euro l’anno fino al 2027. Risorse per sostenere l’organizzazione e coprire le spese collegate al rito religioso e alla Festa Patronale. Gli Enti Ecclesiastici civilmente riconosciuti e preposti alla festa potranno ricevere sostegno per l’allestimento di luminarie e cassa armonica, per dispositivi safety e security, per la contrattualizzazione di bande musicali della tradizione popolare, ma anche per allestimenti di fuochi pirotecnici, attività di comunicazione e promozione di tutti i momenti religiosi e civili, oltre che per la realizzazione di contenuti multimediali e non per facilitare la partecipazione agli eventi.

Il regolamento

In attesa dell’esame dell’aula ieri in commissione il direttore del dipartimento cultura Aldo Patruno ha illustrato il Regolamento che, dopo l’approvazione con delibera di Giunta, darà attuazione alla Legge a sostegno delle Bande della tradizione pugliese.

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