Nella settimana dedicata alla Puglia all’Expo 2025 di Osaka, i riflettori si accenderanno su Pino Pascali, maestro dell’arte povera originario di Polignano a Mare.
Un’esperienza immersiva e multimediale condurrà i visitatori alla scoperta della vita e delle opere dell’artista, con un focus particolare sull’installazione “Cinque bachi da setola e un bozzolo” (1968).
Giuseppe Teofilo, direttore della Fondazione Pino Pascali, sottolinea come l’iniziativa offrirà al pubblico una conoscenza approfondita del percorso artistico di Pascali. Un legame speciale unisce l’artista alla sua terra d’origine, come evidenzia il sindaco di Polignano a Mare, Vito Carrieri, che vede in Pascali un vero e proprio ambasciatore culturale e un ponte verso il Giappone, nazione con cui la Puglia condivide affinità.
Un riconoscimento significativo del valore di Pascali arriva direttamente da Osaka. Tomio Sugaya, direttore del Nakanoshima Museum of Art, ha espresso l’orgoglio del museo giapponese di annoverare opere dell’artista pugliese nella propria collezione permanente, un amore nato circa vent’anni fa grazie a una galleria di Tokyo.
La Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, sede dell’unico museo di arte contemporanea della regione, custodisce un ricco patrimonio dedicato all’artista, tra cui mostre temporanee, la collezione permanente, il premio Pino Pascali, l’archivio, le opere grafiche, il fondo video e quello fotografico.
Tra le opere in mostra anche “9 mq di pozzanghere“, custodita nella Pinacoteca metropolitana “Corrado Giaquinto” di Bari. L’opera fa parte della collezione permanente del museo metropolitano ed è attualmente esposta nella sala dedicata al Novecento.