Il Covid continua a mietere vittime. In meno di 24 ore sono stati registrati altri dieci decessi. Negli ultimi giorni il numero dei morti è stato fortemente in crescita: se fino a domenica scorsa se ne contavano mediamente due e in taluni casi persino zero, da qualche giorno non è possibile poter affermare lo stesso, poiché la curva ha subìto un drastico aumento. Pertanto, in soli sette giorni, il numero dei decessi – da inizio pandemia a oggi – è salito da 7.063 a 7.124 (ne sono stati così contati 61 in più). Un dato che desta preoccupazione nonostante il contagio stia rallentando. Il bollettino epidemiologico diffuso dalla Regione, infatti, parla di 7.267 nuovi positivi su 53.741 test eseguiti: 2.256 casi nel Barese, 1.320 nel Leccese, 1.113 nel Foggiano, 981 nel Tarantino, 805 tra Barletta-Andria e Trani, 707 nel Brindisino. Sfiora così quota 135mila il numero degli attualmente positivi (comunque 9mila in meno rispetto a ieri).
Accanto a questi numeri va segnalata un’ottima notizia: ovvero, che il numero delle persone guarite è cresciuto del 5,15%, passando da 384.066 a 403.847. Dati confortanti arrivano anche dagli ospedali: la situazione sull’occupazione dei posti letto nei reparti di Medicina Covid, è sceso a 694 da 699. Contemporaneamente anche il numero dei degenti più gravi – che si trovano nelle intensive – è calato da 69 a 68. La Puglia, però, ha superato la soglia critica delle ospedalizzazioni e da oggi sarà in zona gialla. Non vi saranno sostanziali differenze per i pugliesi: l’importante è ricordare di non uscire mai senza la mascherina che dovrà essere indossata obbligatoriamente, oltre che al chiuso, anche all’aperto. Per il resto, ci si potrà comunque sedere in un bar o in un ristorante e andare in palestra, piscina, a cinema e a teatro. Ci si potrà spostare da una Regione a un’altra e uscire dal proprio territorio, senza nessun vincolo di orario perché non vi sarà il coprifuoco.
Sul fronte delle vaccinazioni, la Puglia si conferma la regione più vaccinata di tutta Italia. È soprattutto nella fascia pediatrica (5-11 anni) che, fin dall’avvio della sua campagna vaccinale a metà dello scorso mese di dicembre, si è riscontrato un ottimo risultato. Secondo l’ultimo report diramato dal Dipartimento della Salute, infatti, in quella fascia d’età il 45,7% delle persone (ovvero 17,9 punti in più rispetto alla media nazionale) ha ricevuto almeno la prima dose. Tra questi, l’11% ha completato il ciclo vaccinale, avendo ricevuto anche la seconda. Grande entusiasmo per la campagna vaccinale è stato dimostrato anche dalla fascia over 12: al 60% dei giovani è stata somministrata la dose “booster” (+4,8% rispetto al resto d’Italia).