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Emergenza cinghiali, la Puglia si affida ai cacciatori per abbattere 4mila esemplari

La Regione Puglia dichiara guerra ai cinghiali. La giunta, capitanata dal presidente Michele Emiliano, ha approvato ieri il nuovo piano straordinario di contenimento in seguito all’ok ricevuto dall’Ispra, l’Istituto nazionale per la protezione e la ricerca e la protezione ambientale. Gli obiettivi Si tratta di un pacchetto di misure eccezionali per la gestione dell’emergenza. Le…
cinghiali

La Regione Puglia dichiara guerra ai cinghiali. La giunta, capitanata dal presidente Michele Emiliano, ha approvato ieri il nuovo piano straordinario di contenimento in seguito all’ok ricevuto dall’Ispra, l’Istituto nazionale per la protezione e la ricerca e la protezione ambientale.

Gli obiettivi

Si tratta di un pacchetto di misure eccezionali per la gestione dell’emergenza. Le mandrie di cinghiali, infatti, danneggiano pesantemente le colture agricole e il patrimonio faunistico, ma anche le attività e le produzioni zoo-agroforestali. Gli obiettivi strategici del Piano appena varato dalla giunta Emiliano consistono innanzitutto nella riduzione dell’impatto della presenza dei dai cinghiali sulle produzioni agricole, sugli allevamenti, sulle attività antropiche, sui manufatti e sugli habitat naturali. Inoltre, il Piano di contenimento punta ad abbattere i rischi di incidenti stradali in cui è coinvolta la specie e i pericoli legati alla interazione tra esemplari selvatici e animali domestici.

Le misure

Il nuovo piano, che resterà in vigore fino al 2028, prevede l’abbattimento di circa 4mila cinghiali di cui 1.600 nelle zone di caccia e 2.400 nella aree protette come parchi e oasi naturali della Puglia. Nelle zone venatorie, poi, saranno autorizzati a intervenire doppiette e carabinieri forestali, mentre nelle oasi naturali sarà impiegato personale specializzato con il metodo del selecontrollo e l’utilizzo di speciali gabbie per la cattura.

Le altre disposizioni

Parte dei cinghiali abbattuti, inoltre, sarà destinata alla macellazione per confezionare insaccati e carni; altri esemplari saranno abbattuti con successivo smaltimento delle carcasse negli inceneritori. L’obiettivo della Regione Puglia sarà anche quello di prevenire la diffusione della peste suina, innocua per l’uomo ma devastante per gli allevamenti.

Le richieste

Il piano di contenimento appena varato dalla giunta Emiliano arriva dopo mesi di sollecitazioni da parte delle associazioni di agricoltori e allevatori, messi a dura prova dall’imperversare degli animali selvatici non solo nelle terre coltivate ma anche nelle periferie dei grandi centri urbani come quello di Bari.

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