Il servizio idrico in Puglia potrà essere affidato ad Acquedotto pugliese (Aqp) secondo il modello delle società in house, superando i profili di illegittimità costituzionale che inficiavano la disciplina regionale in materia.
È quanto prevede un emendamento governativo presentato oggi al dl Ambiente che afferma il valore strategico a livello nazionale di un’infrastruttura di oltre 33mila chilometri di rete che serve circa quattro milioni di utenti e consente l’affidamento del servizio ad Aqp.
Dal Ministero per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il Pnnr, spiegano che l’emendamento è «frutto del proficuo confronto» svolto tra gli uffici dello stesso Ministero e la Regione Puglia, «con l’obiettivo comune di garantire la piena operatività di tale infrastruttura strategica per risolvere l’annosa questione».
A seguito dell’approvazione dell’emendamento governativo, si legge in una nota del Ministero, la Regione Puglia provvederà ad adeguare la legge regionale in materia, consentendo così di evitare il pronunciamento della Corte costituzionale per il venir meno di tutti i profili di incostituzionalità originariamente denunciati dal governo con il proprio ricorso.
Ciò assicura la rapida definizione del procedimento di affidamento del servizio idrico integrato, entro la scadenza prevista e senza soluzione di continuità nell’erogazione di un servizio fondamentale per cittadini e imprese.
Emiliano: «L’acqua resta pubblica come le strutture che la distribuiscono»
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano comunica che, «con la presentazione dell’emendamento del governo su Acquedotto pugliese, si assicura non solo la pubblicità dell’acqua come bene comune, ma anche la proprietà pubblica delle strutture che la distribuiscono».
Si avvia, di conseguenza, a una soluzione condivisa il contenzioso presso la Corte costituzionale.
Il Ministero, prosegue Emiliano, «valorizza la rilevanza strategica dell’attività svolta da Aqp, con la promozione di sinergie tra Stato, Regione e Comuni nelle rispettive funzioni. In tal modo sarà assicurata l’efficiente gestione ed erogazione di un servizio pubblico essenziale, consentendo l’affidamento del servizio idrico secondo il modello della società in house».