L’abitudine alla lettura è fortemente influenzata dall’ambiente familiare in cui cresce un bambino. In presenza di genitori che sono lettori, anche i figli leggono, nel 73,5% dei casi. Al contrario, nelle famiglie in cui né il padre né la madre leggono, la quota scende al 34,4%. Una tendenza che desta qualche preoccupazione dato che, considerando gli ultimi dati Istat disponibili, in Italia una famiglia su dieci non possiede libri in casa.
Gli incentivi
Il primo incentivo alla lettura è “l’imprinting” che i più giovani ricevono dai propri genitori, dal modello culturale trasmesso dalla famiglia di origine, dagli stimoli che i bambini ricevono dagli adulti che li circondano e dall’esistenza stessa dei libri (innanzitutto considerati come oggetti) all’interno dello spazio domestico. Sviluppare l’abitudine a leggere non è facile, e soprattutto nei contesti più difficili, assumono un ruolo fondamentale le biblioteche di comunità. Spazi in cui è possibile favorire l’accesso ai libri in forma gratuita ma anche dove attivare progetti in sinergia con la comunità educante, un perno nel contrasto della povertà educativa.
Non è un caso infatti se, in molte regioni, a basse percentuali di lettori abituali tra i giovani faccia da contraltare una limitata presenza di biblioteche nei territori. Come spesso succede tuttavia all’interno delle stesse regioni si registrano situazioni anche molto diverse tra loro, con casi di eccellenza e criticità che coesistono a pochi chilometri di distanza. Per questo l’analisi territoriale, comune per comune, è fondamentale per capire dove sarebbe necessario intervenire con delle politiche mirate.
I benefici
La lettura non è quindi solo un piacevole passatempo (primo messaggio che bisognerebbe incentivare), ma rappresenta un elemento fondamentale nello sviluppo di ragazzi e ragazze. Leggere migliora le capacità linguistiche, rafforza la memoria e stimola l’immaginazione. Tutto questo contribuisce in maniera significativa al rafforzamento delle capacità di apprendimento e comprensione.
Sebbene a livello generale la propensione alla lettura sia in calo nel nostro paese, questo non valga per le fasce più giovani della popolazione per cui la tendenza è di una relativa stabilità. Tale dinamica è attribuibile, almeno in parte, al fatto che spesso le biblioteche sono il fulcro di attività realizzate in collaborazione con gli istituti scolastici proprio per invogliare i ragazzi e le ragazze alla lettura. Per questo la presenza di queste strutture nei territori è fondamentale.