SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

La crisi tedesca minaccia il Mezzogiorno: ora fa più paura dei dazi di Trump

Nel solo 2023, dalla Puglia, sono partiti alla volta degli Stati Uniti prodotti per un valore di 991 milioni di euro. Il Mezzogiorno, nell’ultimo anno, ha infatti contribuito ad esportare il 12,4% dei 67,166 milioni di merci che l’Italia ha esportato negli Usa, che rappresentano il secondo Paese di destinazione dei prodotti italiani dopo la…
container export

Nel solo 2023, dalla Puglia, sono partiti alla volta degli Stati Uniti prodotti per un valore di 991 milioni di euro. Il Mezzogiorno, nell’ultimo anno, ha infatti contribuito ad esportare il 12,4% dei 67,166 milioni di merci che l’Italia ha esportato negli Usa, che rappresentano il secondo Paese di destinazione dei prodotti italiani dopo la Germania. A preoccupare ora è proprio l’export che, a causa della crisi economica che ha colpito la Germania negli ultimi due anni e con i dazi minacciati dal presidente statunitense Donald Trump, potrebbe subire un’importante battuta d’arresto. La crisi tedesca ha infatti comportato un danno di 5,8 miliardi di euro per il sistema produttivo italiano. Nel 2023, il valore delle esportazioni verso il mercato tedesco è diminuito di 2,7 miliardi, mentre nei primi dieci mesi del 2024, secondo gli ultimi dati statistici disponibili, la contrazione ha raggiunto i 3,1 miliardi. Ed è per questo che, sebbene numerosi imprenditori e in generale l’opinione pubblica si dicono preoccupati per l’impatto negativo che l’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione Trump potrebbe avere sulle imprese esportatrici, la crisi tedesca ha già causato danni ben più gravi. A tracciare un quadro della situazione è l’Ufficio studi della Cgia Mestre basandosi su dati Istat.

L’export pugliese

Stando al report diffuso dall’associazione, che individua i primi tre prodotti esportati negli Usa per regione nel 2023, la Puglia esporta verso gli Stati Uniti macchinari per impieghi speciali per un valore di 209 milioni di euro, componenti per aerei e per il settore dell’aerospazio per 169 milioni e mobili per 159 milioni. Nell’arco di un anno, dal 2022 al 2023, l’export pugliese verso gli States è aumentato di 99 milioni di euro, segnando una crescita pari al +11,1%.

I dati nazionali

Fatta eccezione per il 2020, l’export italiano verso gli Stati Uniti è in costante crescita dal 2010. Se fino a 15 anni fa si esportavano prodotti per 20,3 miliardi di euro, nel 2023 l’Italia ha toccato i 67,2 miliardi: gli Usa diventano così, dopo la Germania, il secondo Paese per destinazione dei prodotti made in Italy. Nei primi dieci mesi del 2024 invece, rispetto allo stesso periodo del 2023, le vendite italiane negli Stati Uniti sono diminuite di quasi 1,5 miliardi di euro (-2,7%); una contrazione in termini percentuali più contenuta rispetto al crollo registrato verso la Germania (-4,9%), ma superiore a quello riconducibile con la Francia (-2,1%).

I prodotti più a rischio

Secondo l’Ocse, l’eventuale introduzione di dazi al 10% sull’intera gamma dei prodotti e dei servizi importati dall’Ue, provocherebbe una riduzione in termini economici delle esportazioni italiane verso gli Usa pari a 3,5 miliardi di euro, che salirebbe a 10/12 miliardi nel caso in cui l’aliquota fosse elevata al 20%. Quasi sicuramente, spiegano dalla Cgia, i settori più penalizzati sarebbero quelli che ad oggi hanno un tasso di incidenza nel mercato statunitense più significativo: nel 2023 le vendite di medicinali e di prodotti farmaceutici hanno cubato 7,7 miliardi di euro, gli autoveicoli 4,9 e le navi/imbarcazioni 4,2. Seguono i macchinari, le bevande (in particolare i vini), i prodotti petroliferi e l’abbigliamento.

ARGOMENTI

attualità
export
puglia
stati uniti

CORRELATI

array(3) {
  [0]=>
  int(407961)
  [1]=>
  int(407619)
  [2]=>
  int(407556)
}

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!