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In Puglia popolazione sotto i 3,9 milioni: boom di anziani e natalità sempre più in crisi

La Puglia continua a vivere una fase di trasformazione demografica che pone interrogativi sul suo futuro economico e sociale. I dati elaborati dall’Istat, relativi all’ultimo anno, tracciano un quadro complesso, caratterizzato da un calo della popolazione, un invecchiamento progressivo e una natalità sempre più in crisi. I numeri lasciano poco spazio a dubbi: la popolazione…

La Puglia continua a vivere una fase di trasformazione demografica che pone interrogativi sul suo futuro economico e sociale. I dati elaborati dall’Istat, relativi all’ultimo anno, tracciano un quadro complesso, caratterizzato da un calo della popolazione, un invecchiamento progressivo e una natalità sempre più in crisi. I numeri lasciano poco spazio a dubbi: la popolazione pugliese è scesa sotto i 3,9 milioni di abitanti, con una riduzione dello 0,8% rispetto all’ultimo biennio.

Il saldo in negativo

Il saldo naturale, ovvero la differenza tra nascite e decessi, è negativo per oltre 15.000 unità, confermando un trend ormai consolidato da anni. Questo fenomeno, comune a molte regioni del Sud Italia, è sintomo di un progressivo spopolamento che rischia di compromettere la tenuta socio-economica del territorio. Uno degli aspetti più preoccupanti riguarda, tuttavia, il tasso di natalità, che nel 2023 è sceso a 6,5 nati ogni 1.000 abitanti, tra i più bassi d’Italia.

Il calo delle nascite

Rispetto al decennio precedente, le nascite sono diminuite di oltre il 20%, attestandosi a circa 24.000 nuovi nati all’anno.Le famiglie pugliesi, insomma, fanno sempre meno figli, una tendenza che riflette sia la difficoltà economica sia un mutamento culturale che porta le nuove generazioni a posticipare o rinunciare alla genitorialità. L’insicurezza lavorativa, la mancanza di politiche di sostegno alle famiglie e l’emigrazione giovanile aggravano il fenomeno, rendendo difficile un’inversione di tendenza nel breve periodo.

Popolazione più vecchia

Parallelamente alla crisi delle nascite, la Puglia registra un costante invecchiamento della popolazione. L’indice di vecchiaia, ovvero il rapporto tra over 65 e popolazione giovane, ha superato il valore di 180. In altre parole, ci sono quasi due anziani per ogni giovane sotto i 15 anni. Con tutte le cose del caso. Questo implica, infatti, un crescente peso sui servizi sanitari e assistenziali, che devono adattarsi a una popolazione sempre più anziana e bisognosa di cure. Gli over 65 rappresentano ormai il 25% della popolazione pugliese, mentre la fascia di età 0-14 anni si ferma al 13%, segno di un futuro sempre più sbilanciato verso l’invecchiamento. Un altro fattore che incide sulla demografia pugliese è l’emigrazione.

Il fenomeno emigrazione

Solo nel 2023, oltre 20.000 giovani pugliesi hanno lasciato la regione in cerca di opportunità lavorative altrove, spesso nelle regioni del Nord Italia o all’estero. Un fenomeno che riduce ulteriormente la popolazione attiva, impoverendo il tessuto economico locale e limitando sensibilmente le prospettive di sviluppo. Basti pensare che dal 2010 ad oggi, la Puglia ha perso circa 150mila residenti a causa dell’emigrazione, un dato che certamente evidenzia l’urgenza di interventi mirati per trattenere i giovani talenti. Il futuro demografico della Puglia dipenderà, di conseguenza, dalla capacità della regione di invertire finalmente queste tendenze e creare un ambiente favorevole alla crescita e alla qualità della vita.

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