Nasce, in Puglia, la Valutazione di impatto sociale (Vis), uno strumento che ha l’obiettivo di misurare il welfare non in termini di spesa ma per il suo impatto.
Non si tratta, in particolare, solo di una tecnica di monitoraggio ma di un cambio di paradigma. Per la Regione, serve a restituire senso all’azione pubblica, a rilevare concretamente se e quanto un progetto sociale cambia la qualità della vita, riduce le disuguaglianze.
«La buona politica si misura dalla capacità di generare benessere per la comunità, per questo ritengo che la Valutazione d’impatto sociale sia una pagina di buona politica, perché ci consegna uno strumento con cui monitorare gli effetti benefici sulla vita dei cittadini pugliesi dei progetti sostenuti dalla Regione», commenta il governatore Michele Emiliano, evidenziando che la Vis «per noi rappresenta una bussola che ci può offrire indicazioni preziose sulle iniziative che contribuiscono in misura maggiore a non lasciare indietro nessuno, a creare rete e rafforzare il senso di comunità».
Per il consigliere regionale delegato al Welfare, Ruggiero Mennea, «oggi costruiamo un ponte tra la dimensione progettuale e quella politica. Vogliamo che i progetti finanziati siano non solo efficaci – sottolinea -, ma anche capaci di raccontare il cambiamento che generano. La valutazione d’impatto sociale ci aiuta a leggere le ricadute nei territori, a dare conto dell’investimento pubblico e soprattutto a costruire insieme un welfare più giusto e vicino alle persone», conclude Mennea.