In Puglia, i lavoratori stranieri rappresentano il 4,4% del totale degli occupati, pari a 1 milione 292mila e 600 unità. A rivelarlo è la recente rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, i cui dati sono stati rielaborati nel Dossier statistico immigrazione 2024 curato da Idos in collaborazione con l’Università del Salento.
L’analisi mette in luce una marcata concentrazione degli impiegati di origine straniera in mansioni meno qualificate. Nello specifico, quasi la metà dei lavoratori stranieri (il 47,6%) svolge lavori manuali, una percentuale significativamente più alta rispetto alla media nazionale (30%) e a quella dei lavoratori italiani in Puglia (11,6%).
Questo divario, sottolinea lo studio, evidenzia una differenza di 17,6 punti percentuali rispetto alla media italiana per i lavoratori stranieri e di 3,5 punti per gli italiani a livello regionale.
Un quadro simile emerge per quanto riguarda il lavoro manuale specializzato, che vede impiegato il 16,5% dei lavoratori stranieri in Puglia contro il 25,7% degli italiani. Anche in questo caso, lo scostamento dal dato nazionale per gli stranieri (31,7%) è notevole.
In controtendenza, si registra una maggiore uniformità con la media nazionale per i ruoli di impiegato, addetto alle vendite e ai servizi personali, che coinvolgono il 31,9% dei lavoratori stranieri e il 31,3% degli italiani nella regione.
Un divario significativo si osserva, invece, nelle posizioni dirigenziali e nelle professioni intellettuali e tecniche. Solo il 4,0% dei lavoratori stranieri in Puglia ricopre tali ruoli, una percentuale nettamente inferiore rispetto al dato nazionale (8,7%) e a quella dei lavoratori italiani nella regione (31,4%, con una media nazionale del 38,6%).
Parallelamente, il Dossier pone l’accento sul dinamismo dell’imprenditoria immigrata in Puglia. A fine 2023 si contavano 22.146 imprese gestite da immigrati, pari al 5,8% del tessuto imprenditoriale regionale. Queste attività economiche mostrano una crescita più sostenuta rispetto alle imprese italiane: un aumento dell’1,7% rispetto all’anno precedente e del 14,8% nel periodo 2018-2023, a fronte di una diminuzione rispettivamente dell’1,5% e dell’1% per le imprese italiane.
Nella maggioranza dei casi (76,3%), le imprese sono guidate da cittadini nati in Paesi extra-Ue, e la presenza femminile tra i titolari (26,3%) supera di 2 punti la media nazionale.
Infine, il rapporto analizza l’evoluzione della presenza studentesca straniera nelle scuole pugliesi. Nell’anno scolastico 2022-2023 si contavano 20.330 studenti stranieri, un aumento di circa quattromila unità rispetto al 2012-2013, quando erano 16.329 e rappresentavano il 2,5% del totale degli iscritti. Un dato significativo è che, attualmente, più della metà degli studenti stranieri (10.627) è nata in Italia.