I 650 milioni di euro del Pnrr potrebbero essere utilizzati per la costruzione di 121 Case della salute e 36 ospedali di comunità, oltre che per acquistare 273 grandi macchine tra cui Tac, risonanze, acceleratori lineari, angiografi, mammografi, Pet-tac e ecotomografi.
La proposta della Regione Puglia deve essere ancora approvata dalla Giunta Emiliano ma se ne è discusso oggi in I e III commissione del Consiglio regionale durante l’audizione in cui è stato ascoltato l’assessore Rocco Palese che ha evidenziato che, però, resta il problema legato alla carenza di personale, tema che è stato posto anche in Conferenza Stato-Regioni.
Il rischio è che medici e infermieri che andranno in pensione entro il 2026 potrebbero essere più di quanti ne verranno immessi.
«Nel programma sanità del Pnrr – commenta Fabiano Amati, presidente I commissione che ha chiesto l’audizione – manca l’individuazione di centri di piccola chirurgia pubblica nei capoluoghi di provincia, tranne Brindisi. È questa una domanda di salute territoriale importantissima che non riesce nemmeno a essere appagata dalle strutture private e che in questo modo finisce per intasare i grandi ospedali o negare l’assistenza per i cittadini più poveri e disorientati».
Amati accoglie positivamente, inoltre, la proposta d’investimento dei fondi Pnrr, proposta che definisce «condivisibile».