Accolti dal sindaco Pasquale Chieco e dall’assessore comunale al Benessere e Giustizia sociale, Nico Curci, a Ruvo di Puglia sono arrivati i primi profughi ucraini, giunti in paese con l’aiuto di un cittadino ruvese che li ha accompagnati nella propria città natale per metterli al sicuro. Si tratta di tre donne e quattro minori, di mamme e figli, che hanno detto con l’ausilio di un interprete «di sentirsi stanchi e provati per il lungo viaggio, spaesati, consapevoli di trovarsi in un luogo sicuro e tra amici e grati all’uomo che li ha messi in salvo».
Tutti di Kharkiv, città dell’Ucraina orientale, la più popolosa dopo la capitale Kiev. I loro mariti, i loro padri sono rimasti invece in Ucraina a combattere per cercare di contrastare l’avanzata dell’esercito russo. «Stanno tutti bene – dichiara l’assessore al benessere e giustizia sociale Nico Curci – sono venuti a Ruvo grazie a un nostro concittadino che lavora in Ucraina ed ha una sede aziendale nel Paese dellEst. Appena è scoppiata la guerra ha iniziato ad organizzare convogli umanitari verso l’Italia per mettere in salvo donne e bambini, gli unici a poter lasciare il loro Paese poiché la legge marziale impedisce agli uomini di espatriare. Non sappiamo – conclude l’assessore Curci – se arriveranno altri profughi a Ruvo di Puglia. Se dovessero giungere altri ucraini sarebbero ospitati dalla rete dei cittadini che sono disponibili ad ospitarli a casa loro».
Intanto, donne e ragazzi appena giunti nella cittadina del nord Barese sono stati condotti al Centro Linea in Comune, il centro immigrati di via Romanello, dove è stata predisposta una postazione per le prime necessità e per i tamponi Covid 19. Ad accoglierli anche una grande e buona augurante bandiera con i colori della pace posta nell’occasione sulla ringhiera della scalinata del centro.
«In questi giorni saranno ospiti da alcune famiglie ruvesi che si sono rese disponibili e che mi sento di ringraziare dal profondo del cuore a nome di tutta la città per questo stupendo atto di generosità – commenta il primo cittadino ruvese in una nota. A queste sette persone arrivate qui in fuga dalla guerra voglio invece dare il più sentito benvenuto a Ruvo di Puglia con la speranza che possano trovare qui da noi un po’ di serenità e con l’auspicio che possa presto il loro paese ritrovare la pace» ha concluso Pasquale Chieco. Appresa la notizia dell’arrivo dei profughi ucraini, anche moltissimi cittadini ruvesi hanno dato loro il benvenuto attraverso i social, dichiarando la propria disponibilità ad aiutarli. «Per qualsiasi necessità, noi ci siamo».










