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Puglia, in Commissione la legge sulle nomine. Laricchia: «Finalmente trasparenza»

Prende forma il ddl di modifica delle norme in materia di nomine di competenza della Regione. Lo schema è stato incardinato ieri durante i lavori della Seconda commissione. L’esame preliminare del disegno di legge sarà ora affidato a una sottocommissione, per giungere a proposte emendative concordate.

La proposta

Lo schema di disegno di legge risponde all’esigenza di allineare alla disciplina prevista dall’articolo 242 della legge regionale 31 dicembre 2024, n. 42 (legge di stabilità), che detta norme in materia di nomine e designazioni di competenza della Regione, le prescrizioni contenute nei singoli provvedimenti legislativi regionali istitutivi di Enti pubblici sottoposti a vigilanza dell’amministrazione. Il presidente della Commissione, Enzo Di Gregorio, introducendo l’argomento ha comunicato che gli uffici del Consiglio, e in particolare della II Commissione, stanno lavorando per superare alcune difficoltà applicative della norma. In particole l’attività di ricognizione effettuata ha permesso di rilevare che, per molti enti e agenzie controllate o partecipate, vi sono situazioni di incertezza sulla scadenza degli incarichi e proroghe anche decennali. Ha anche riferito che è stato già predisposto un avviso per le nomine di un collegio dei revisori, che sarà una sorta di “bando pilota”.

La regole vigenti

A illustrare lo schema di disegno di legge è intervenuto il segretario generale della Presidenza della Giunta regionale, Roberto Venneri, con la dirigente della sezione supporto legislativo Emma Ruffino e il dirigente della sezione raccordo al sistema regionale Giuseppe Domenico Savino. Il disegno di legge propone le modifiche legislative attinenti alle nomine degli Organi di vigilanza e controllo contabile e amministrativo demandate alla competenza del Consiglio regionale, attraverso una operazione di armonizzazione delle singole previsioni di legge a quanto disposto dall’articolo 242. Il disegno di legge è ispirato da tre criteri: la nomina degli organi di revisione e dei collegi sindacali viene effettuata dal consiglio regionale attingendo dagli elenchi degli iscritti nel registro dei revisori; gli incarichi hanno una durata omogenea ed è stabilita in un triennio; l’atto di nomina viene effettuato dal consiglio regionale, che definisce durata del mandato e compensi.

Ai fini dell’adeguamento, le modificazioni riguardano disposizioni contenute nelle leggi istitutive di Enti pubblici sottoposti a vigilanza dell’amministrazione regionale. Inoltre lo schema di disegno di legge, in un’ottica di favore verso il ricambio generazionale e il coinvolgimento di giovani professionisti, propone di demandare alla Giunta ed al Consiglio, per quanto di rispettiva competenza, l’individuazione di modalità e criteri che favoriscono la nomina di professionisti di età inferiore a 45 anni. «Avrei preferito che queste norme fossero approvavate attraverso un iter diverso da quello che poi si è realizzato, dal momento che la proposta di legge originaria era stata approvata dalla Commissione all’unanimità – ha commentato Antonella Laricchia esprimendo soddisfazione per il fatto che – cominciano a vedersi i primi effetti nell’operazione trasparenza appena avviata». Tuttavia, ha argomentato, è necessario un approfondimento per risolvere aspetti problematici e il dibattito sul disegno di legge presentato dalla Giunta può essere la giusta occasione. Per questo ha proposto la costituzione di una sottocommissione.

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