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Regionali in Puglia, il cambio di casacca di Pippi Mellone ora agita Forza Italia

Nonostante manchi ancora il candidato presidente, anche nel centrodestra la composizione delle liste – così come nel fronte opposto, – in tutte le regioni chiamate al voto, agita partiti e dirigenti. L’ultimo caso riguarda la possibile candidatura del sindaco di Nardò, Pippi Mellone, tra le fila di Noi Moderati e Udc.

Dopo aver agitato la federazione provinciale di Fratelli d’Italia di Lecce per una sua eventuale corsa tra i meloniani, grazie anche all’antico rapporto d’amicizia con il responsabile dell’organizzazione nazionale del partito, Giovanni Donzelli, a cui però i meloniani leccesi hanno detto no, il funambolico primo cittadino, di cui si ricordano anche i buoni rapporti con il presidente della Regione, Michele Emiliano, sarebbe in relazione con il più piccolo dei partiti di centrodestra, Noi moderati. Una eventualità, quella di essere candidato sotto le insegne della formazione di centro, che ha fatto alzare le antenne nelle linee di Forza Italia.

L’outsider

Questo perché, nonostante il presidente nazionale di Noi Moderati, Maurizio Lupi, nel corso della sua visita a Bari per il congresso regionale, alcuni giorni fa, abbia detto: «Presenteremo nostre liste», trovare cinquanta candidati competitivi in tutta la Regione non è risultata un’impresa semplice. Ancor più impervia è la conquista della soglia del quattro per cento che consente di poter eleggere qualche consigliere. Così, si starebbe pensando di far confluire nelle liste di Forza Italia qualche candidato. Fra questi ci sarebbe il sindaco Pippi Mellone pronto a correre con i moderati.

Forza Italia

I berluscones salentini, però, hanno fatto sentire la loro preoccupazione ai piani alti del partito verso la possibile candidatura del sindaco che potrebbe non solo competere con l’attuale capogruppo azzurro nell’aula di via Gentile, Paride Mazzotta, ma, qualora dovesse essere eletto, temono vi sia il rischio di un suo possibile abbandono della compagine forzista, una volta eletto, per un ritorno tra le fila della Lega, che in questo modo guadagnerebbe un altro consigliere, non rinunciando all’attuale.

Un pasticcio che sta creando non poche fibrillazioni nel partito. Tutti scenari che agitano il partito azzurro che corre preventivamente ai ripari. Se si pensa che ambizioni di candidatura avrebbe anche Gianfranco Chiarelli. La conferma che Mellone sia: «Uno dei nostri candidati» viene da un dirigente di primo piano di Noi Moderati.

Il vertice della destra

Intanto, il vertice a Palazzo Chigi tra la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, il segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, quello della Lega, Matteo Salvini e lo stesso Lupi non ha discusso di “regionali”, come ha confermato il leader di Noi Moderati al termine dell’incontro. Un rinvio, quindi, che proietta ancora in avanti la decisione sui candidati presidente di Veneto, Campania e per l’appunto anche la Puglia. Anche se, con il passare dei giorni, si fa sempre più chiara la candidatura del coordinatore di Forza Italia, Mauro D’Attis.

Basti pensare che l’altro leader disponibile, ovvero il responsabile pugliese di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato, ieri, intervenendo in commissione Affari sociali alla Camera, parlando di vaccini ha detto che: «Il Governo si schiera sempre dalla parte della scienza». Parole declamate con tono maggiormente istituzionale che tendono a spegnere le polemiche delle ultime settimane e proiettano il meloniano verso la poltrona più alta di Lungotevere Ripa.

Di conseguenza, per le regionali resta il nome di D’Attis sulle cui spalle ricade il gravoso compito non solo di correre di rimessa, visto che il centrosinistra ogni giorno che passa attrezza sempre di più la propria campagna elettorale, ma anche di reclutare in giro per la Puglia quanti più candidati competitivi possibile, magari non solo nei partiti nazionali, ma anche in formazioni locali così da poter evitare frizioni e polemiche con i dirigenti locali, in particolare con quelli di Forza Italia.

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