«Aeroporti di Puglia» non è più soltanto la porta d’ingresso alla regione, ma un vero motore di sviluppo capace di incidere sul turismo, sull’economia e sulla proiezione internazionale del territorio. Con il presidente, Antonio Vasile, è stato possibile ripercorrere l’evoluzione del brand «AdP», divenuto negli anni sinonimo di efficienza e servizi di alto livello, e analizzare la crescita costante dei passeggeri e delle rotte, compreso il recente salto oltreoceano.
Vasile racconta come il management abbia saputo reagire alle crisi globali – dai conflitti internazionali alla chiusura di mercati strategici – rimodulando l’offerta, senza perdere contatto con aree chiave per la Puglia. Un dialogo che tocca anche la destagionalizzazione, i benefici per l’industria turistica e le ricadute economiche più ampie, dalle imprese ai giovani che oggi possono viaggiare e formarsi con maggiore facilità. Un quadro che restituisce l’immagine di un sistema aeroportuale sempre più centrale nelle dinamiche di crescita regionale.
Il brand «Aeroporti di Puglia» si presenta come un biglietto da visita per chi arriva in regione. Come si è evoluta nel corso degli anni l’idea di poter offrire molto più che un semplice hub per viaggi?
«Aeroporti di Puglia è ormai sinonimo di elevati standard di servizio, alta capacità operativa, efficienza, eccellenza nell’ambito del sistema aeroportuale nazionale. Un successo non casuale, ma che è il frutto di scelte e strategie commerciali vincenti e di una pianificazione strategica, in termini di sviluppo del network e di investimenti destinati al potenziamento delle infrastrutture, sempre condivise con la Regione Puglia che abbiamo sentito sempre al nostro fianco. Un’azione che ha fatto dei nostri aeroporti strutture strategiche per lo sviluppo e la crescita della nostra Puglia».
L’attrattività della Puglia a livello turistico ha permesso di incrementare i volumi di passeggeri anno dopo anno. Questo è visibile dall’aumento dell’offerta nei vari aeroporti del territorio.
«Anno dopo anno stiamo raggiungendo e superando traguardi sempre più ambiziosi: proprio qualche giorno fa abbiamo festeggiato gli 11 milioni di viaggiatori nei nostri hub. Oltre al numero dei passeggeri, cresce, per quantità e importanza, la platea delle compagnie assistite, così come le destinazioni raggiunte che comprendono tutti i più importanti hub continentali e, dallo scorso anno, New York».
Qual è stato l’impatto dei conflitti internazionali sul lavoro del management di Adp?
«Le vicende internazionali hanno condizionato non poco la pianificazione avviata. Tuttavia, anche a seguito dell’esperienza maturata in conseguenza della pandemia, questo ha accentuato ancor di più la capacità del management di «Aeroporti di Puglia» di adattarsi a situazioni apparentemente insormontabili, individuando soluzioni in grado di offrire un’adeguata risposta alle esigenze di mobilità aerea. Le crisi internazionali che hanno comportato la sospensione dei voli su Russia, Ucraina e Israele, che registravano dati di traffico eccellenti, ci ha obbligato a individuare soluzioni alternative, penso ai voli su su Moldavia e Armenia, che mantenessero saldo il contatto con queste aree strategiche per il turismo e, più in generale, per l’economia della nostra regione. In primavera, finalmente, verrà anche ripristinato il volo su Tel Aviv».
Quanto ha beneficiato Aeroporti di Puglia dalla destagionalizzazione dell’offerta turistica?
«Mi piace pensare, e mi si lasci passare la riflessione, che sia stata la Puglia, e la sua industria del turismo, a beneficiare del grande impulso dato da Aeroporti di Puglia alla destagionalizzazione dell’offerta. Aver mantenuto, anche in bassa stagione, collegamenti con mercati a forte espansione, penso a Polonia, Francia, Germania e Svizzera su tutti, ha favorito un risultato straordinario: basti pensare a quanti stranieri affollano stabilmente i vicoli dei nostri centri storici, dei nostri paesini. Credo sia stato fatto un ottimo lavoro e a dirlo non sono io, ma i risultati».
Quanto invece ha beneficiato la regione del volume di voli disponibili ogni giorno negli aeroporti AdP?
«Mi ricollego alla domanda precedente. A trarre un grande beneficio dalla nostra azione è stato, nel suo complesso, il sistema Puglia. Non mi riferisco solo al mercato turistico, che pure rappresenta il dato più evidente. Mi riferisco al sistema delle imprese, che possono guardare con più facilità anche a mercati – sino a qualche anno fa – inavvicinabili e, perché no, alla possibilità per i nostri giovani di poter viaggiare, conoscere, fare esperienza all’estero per poi poter tornare e dare ulteriore slancio alla crescita della nostra regione. Credo, anzi ne sono fortemente convinto, che questo sia il traguardo più bello che potessimo aspettarci».