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I sindaci sono pronti ad alzarsi lo stipendio

Tra decisionisti e riflessivi, si muove la carica di sindaci e amministratori pugliesi e lucani pronti a recepire le indicazioni introdotte dalla legge di bilancio che di fatto aumenta (sia pure gradualmente fino al 2024) le indennità, in proporzione al numero di abitanti. In prima fila gli amministratori di Cerignola, tutti ad eccezione del sindaco…
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Tra decisionisti e riflessivi, si muove la carica di sindaci e amministratori pugliesi e lucani pronti a recepire le indicazioni introdotte dalla legge di bilancio che di fatto aumenta (sia pure gradualmente fino al 2024) le indennità, in proporzione al numero di abitanti.

In prima fila gli amministratori di Cerignola, tutti ad eccezione del sindaco Francesco Bonito. che già da tempo rinuncia, ogni mese, alla sua indennità «per onorare un debito di riconoscenza verso la città». E se il primo cittadino di Vieste, Giuseppe Nobiletti, e quello di Ascoli Satriano scaldano i motori, restano più cauti quelli di San Marco in Lamis, Michele Merla e quello di Lucera, Giuseppe Pitta. Nessuna prospettiva per San Severo e Manfredonia, dove il sindaco Rotice ha rinunciato all’indennità
Incrementi già ratificati a Manduria, mentre a Sava «ci sono altre priorità», come spiega Dario Iaia. Minimizza il collega di Maruggio, Alfredo Longo: «È una normativa, viene applicata come tutte le altre».
Il primo cittadino di Fasano, Francesco Zaccaria, ha già disposto l’aumento, mentre a Brindisi e Lecce la necessità di risolvere i piani di riequilibrio ne fanno slittare l’attuazione. Prende tempo Amedeo Bottaro, sindaco di Trani: «Abbiamo deciso come amministrazione di non anticipare ciò che per legge diventerà effettivo al 100 per cento nel 2024». Anche se fa notare che responsabilità e impegno quotidiano vadano riconosciute economicamente». Decisione condivisa a Barletta, mentre Andria soffre il predissesto.
Entusiasta il lucano Francesco Comanda, primo cittadino di Miglionico, in provincia di Matera: «Finalmente è tornato su un alto livello il tema dell’indennità dei sindaci e degli amministratori locali. Fino a qualche anno fa, il clima creato nel paese ha imposto una visione distorta della figura del sindaco. È un riconoscimento, soprattutto per i più giovani, significa permettere di dedicarsi alla comunità senza barcamenarsi in altri lavori».

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