Avrebbero utilizzato per motivi personali oltre 800mila euro dai conti dell’Agenzia regionale del Turismo PugliaPromozione le nove persone indagate dalla Guardia di finanza con le accuse, contestate a vario titolo, di peculato, riciclaggio e autoriciclaggio. Tra gli indagati figurano anche ex dirigenti e funzionari. Gli episodi contestati sarebbero avvenuti tra il 2017 e il 2022.
Stamattina, nell’ambito delle indagini, i finanzieri di Bari hanno eseguito il sequestro di beni, per un valore complessivo di oltre 800mila euro, nelle province di Bari, Cremona, Taranto e Cagliari, apponendo i sigilli a denaro e beni mobili e immobili, come disposto dal gip del Tribunale del capoluogo pugliese su richiesta della locale Procura.
Nel corso della stessa indagine, nel 2024, erano già stati sequestrati beni per circa 400mila euro.
L’inchiesta avrebbe svelato il sistematico utilizzo di denaro pubblico per fini personali da parte del dirigente generale ad interim dell’Agenzia, Matteo Minchillo (deceduto nel 2023), di concerto con l’allora responsabile dell’ufficio pagamenti.
Si tratta, in prevalenza, di emolumenti stipendiali e “fuori busta” corrisposti al responsabile dell’ufficio pagamenti e a un altro funzionario responsabile di un altro ufficio dello stesso ente.
Secondo la Guardia di finanza, parte del denaro sarebbe finita ai familiari dei principali indagati, i quali, nella consapevolezza della provenienza illecita dei soldi, avrebbero contribuito a “ripulire” le somme loro accreditate; inoltre sarebbero stati rintracciati numerosi pagamenti non dovuti, disposti dal conto di tesoreria dell’Azienda di Promozione turistica della provincia di Foggia (poi confluita nell’Agenzia Regionale), presso la quale il dg indagato avrebbe rivestito le mansioni di liquidatore dal 2009, a beneficio dell’altro indagato e di un suo familiare, non legato da alcun rapporto di dipendenza o collaborazione con l’ente.
PugliaPromozione: «L’Agenzia è parte lesa. Abbiamo collaborato alle indagini»
In una nota, PugliaPromozione afferma di essere «parte lesa in questa vicenda» e «ringrazia la Procura per le indagini in corso, mantenendo il segreto istruttorio».
Le attività, sottolineando dall’Agenzia, «riguardano un periodo precedente alla attuale Governance, che ha collaborato alle indagini con la Guardia di finanza, la quale è stata certosina nell’analisi e che va ringraziata anch’essa per il lavoro svolto».
PugliaPromozione «non è stata ferma ed ha commissionato una due diligence indipendente, ovvero una analisi approfondita delle attività amministrative e di bilancio che sarà consegnata agli organi inquirenti», si legge ancora nella nota, che conclude: «Pugliapromozione ha anche provveduto da tempo a costituirsi nel processo per tramite di un suo legale per tutelare la sua immagine e avviare future ed eventuali azioni risarcitorie».









