Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha impugnato due leggi regionali passate nel consiglio regionale pugliese. La prima è la n. 30 del 21/11/2024 riguardante “Tutela della retribuzione minima salariale nei contratti della Regione Puglia” perché in contrasto con «l’ordinamento civile e la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni, violando gli articoli 36, 39, e 117 della Costituzione».
La seconda è la “Variazione al Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2024 e pluriennale 2024 – 2026“: la motivazione addotta dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie è perché «talune disposizioni sono in contrasto con la normativa statale in materia di reclutamento del personale nella pubblica amministrazione, di ordinamento civile, di tutela della salute e coordinamento della finanza pubblica, violando gli articoli 97 e 117 della Costituzione».