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Il Governo impugna la legge pugliese sul salario minimo, il Pd: «Attacco alle fasce deboli»

La decisione di Palazzo Chigi di impugnare la legge regionale che introduceva il salario minimo nei contratti delle imprese che lavorano con la Regione Puglia «è un attacco diretto alle fasce più deboli della popolazione, che più di tutti necessitano di tutele concrete». Ad affermarlo è il segretario regionale del Partito democratico, Domenico De Santis,…
presidenza consiglio regionale puglia

La decisione di Palazzo Chigi di impugnare la legge regionale che introduceva il salario minimo nei contratti delle imprese che lavorano con la Regione Puglia «è un attacco diretto alle fasce più deboli della popolazione, che più di tutti necessitano di tutele concrete».

Ad affermarlo è il segretario regionale del Partito democratico, Domenico De Santis, durante un suo intervento alla trasmissione “Il Graffio” che andrà in onda stasera su Telenorba.

De Santis spiega che la legge rappresenta la «dimostrazione tangibile del nostro impegno per contrastare le disuguaglianze e promuovere la dignità del lavoro». Il salario minimo, aggiunge, «è una conquista di civiltà» e per questo «non ci faremo intimidire: continueremo a batterci per garantire condizioni di lavoro giuste e dignitose per tutti i pugliesi».

La Puglia, prosegue De Santis, «non si piegherà a scelte politiche dettate da logiche di potere e lontane dai bisogni reali della nostra comunità. Già 4 milioni di italiani stanno aspettando che il parlamento discuta la legge nazionale; ora il governo blocca anche la norma pugliese per i lavoratori dei servizi pubblici».

Sul tema intervengono anche i Giovani democratici della Puglia per i quali l’introduzione del salario minimo per i lavoratori impegnati negli appalti pubblici è un provvedimento che avrebbe garantito “dignità e giusta retribuzione a migliaia di lavoratori” ma è stato “fermato da un esecutivo che continua a schierarsi dalla parte di chi sfrutta, invece di tutelare chi fatica ogni giorno per arrivare a fine mese”, si legge in una nota.

Per la segretaria dei Gd pugliesi, Claudia Caputo, «ancora una volta il Governo Meloni dimostra di essere debole con i forti e forte con i deboli, scegliendo di ostacolare un provvedimento che combatte il lavoro sottopagato e restituisce dignità a chi opera nei settori più vulnerabili».

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